Avezzano

Muliere, papà della 20enne morta: «Giustizia per la mia Gioia, questa tragedia sia da lezione»

3 Febbraio 2025

Il tribunale ha respinto la richiesta di patteggiamento a 3 anni di contanna per il 24enne che, ubriaco alla guida, ha causato la morte di Gioia Muliere, la studentessa 20enne di Avezzano.

AVEZZANO. «Giustizia per la mia Gioia, affinché simili tragedie non accadano più». Sono parole di dolore e speranza quelle che Gianluca Muliere, noto commerciante di Avezzano, ha espresso in merito alla decisione del gip del tribunale di respingere la richiesta di patteggiamento per Mario Cordischi. Il 24enne era alla guida dell’auto sulla quale ha perso la vita la figlia Gioia, 20 anni, in un incidente stradale avvenuto il 31 marzo scorso, nel giorno di Pasqua.

Al termine di una festa di compleanno a San Benedetto dei Marsi, il 24enne stava riaccompagnando la studentessa universitaria a casa ad Avezzano quando è avvenuto lo schianto.

In questi lunghi dieci mesi diverse volte il papà Gianluca Muliere ha ricordato attraverso i social la sua “stella”, attraverso un pensiero, una foto, un fiore. Questa volta, invece, l’ha fatto commentando la decisione del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano, Mario Cervellino, che venerdì sera ha respinto la richiesta di patteggiamento per il 24enne di Pescina accusato di omicidio stradale, difeso dall’avvocato Roberto Verdecchia. Il conducente della vettura era ubriaco, come accertato dai test eseguiti dopo la tragedia. «A seguito della decisione del giudice di respingere la richiesta di patteggiamento dell’imputato», ha scritto papà Muliere, «desidero esprimere la mia posizione con grande rispetto per la giustizia. Ho sempre avuto fiducia nelle istituzioni e continuo a credere che la giustizia debba fare il suo corso, garantendo un esito equo e giusto». La proposta di tre anni di reclusione per Cordischi è stata ritenuta inadeguata dal giudice che ha evidenziato le responsabilità dell’imputato, il quale inizialmente aveva negato di essere alla guida dell’auto che si è andata a schiantare contro un muro. La perizia tecnica ha accertato che l’auto viaggiava a velocità eccessiva (circa 100 km orari), con pneumatici usurati e in condizioni di sicurezza non idonee. La ventenne, che al momento dell’impatto si trovava sul sedile del passeggero, non indossava la cintura e il sistema di allarme era stato manomesso con un anello di comodo.

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