«Multinazionali e posti di lavoro: così voglio rilanciare l’Interporto» 

Dopo l’affidamento, Lodini presenta il piano: «Sarà uno dei poli logistici più importanti in Italia» Investimento totale da 10 milioni. Su Protezione civile e Cri dice: «È nostra volontà farli rimanere» 

AVEZZANO. Il piano per rilanciare l’Interporto di Avezzano è di quelli ambiziosi: creare un nuovo polo logistico nel cuore della penisola e riportare in auge una delle storiche incompiute del territorio. Un progetto a lunga scadenza (la concessione avrà una durata di 29 anni e scatterà dal 2024) che punta a restituire alla città e all’intero comprensorio marsicano una precisa vocazione industriale, agevolando le imprese del territorio e favorendo l’arrivo di nuove. E sono già diversi i nomi che si fanno delle multinazionali pronte a investire nell’Interporto, agevolate anche dai benefici fiscali che porta in dote la Zes (Zona economica speciale). Il sogno della Lodini Trans, l’azienda vincitrice del bando per la gestione del centro scalo merci, può scrivere una nuova storia per tutta la Marsica: «È una grande scommessa per noi, una sfida alla quale crediamo molto», dice il fondatore Angelo Lodini, a pochi giorni dall’annuncio con il quale governatore Marco Marsilio ha ufficializzato l’intesa per la gestione dell’Interporto. «Il mio motto», prosegue Lodini, «è quello che non si tratta di un progetto soltanto della Lodini Trans, bensì di tutto il territorio». L’azienda ha pronto un piano industriale da 10 milioni di euro per cambiare volto alla struttura, che trova finalmente un gestore dopo 28 anni di attesa: «Creeremo un grande indotto che porterà benefici a tutto il territorio sfruttando la posizione strategica dell’Interporto, uno degli snodi cruciali per il collegamento con cinque Regioni e anche con la costa tirrenica e adriatica».
Il piano
Sono i numeri della struttura a suggerire la portata dell’investimento e le potenzialità del progetto della Lodini Trans: una superficie di 600mila metri quadrati, innanzitutto, più altri 50mila al coperto. Dieci i capannoni presenti nell’area, compresi i cinque a “gomma-ferro” in grado di convogliare i treni merci. Cinque anche i binari in entrata. «Nelle prossime settimane incontreremo i vertici di Rfi per definire i dettagli dell’intesa», anticipa Lodini dagli uffici del nucleo industriale. Un assist alla linea ferroviaria Roma-Pescara, la maxi opera che il governo ha escluso dai fondi del Pnrr: «È chiaro come questo progetto sia funzionale al potenziamento della linea ferroviaria, è un’opera di primaria importanza per il territorio». E poi c’è il piano redatto dal nuovo gestore per dare nuova linfa all’Interporto, inaugurato quasi trenta anni fa ma mai entrato pienamente in funzione: «Prevediamo la realizzazione di nuovi capannoni, l’adeguamento delle strutture presenti, nuove aree ristoro per i trasportatori e un grande sistema di pannelli fotovoltaici», spiega Lodini. Manna dal cielo per la base logistica di molte imprese pronte a investire sul territorio: si rincorrono già i nomi di diverse multinazionali, che darebbero slancio all’occupazione e all’indotto marsicano.
Protezione civile e cri
Né Protezione civile né Croce rossa saranno “sfrattate” dall’Interporto. Lo conferma lo stesso Lodini: «È nostra volontà quella di avviare un confronto per trovare una soluzione condivisa, sia la Protezione civile che la Cri svolgono un servizio di fondamentale importanza per il territorio». Un primo incontro è previsto in Regione la prossima settimana. Lo stesso bando per l’affidamento della struttura precisa come «il proponente si dichiara sin da subito ad avviare delle riflessioni con gli enti competenti per valutar ele condizioni di fattibilità tecnico-economica per il proseguo di un utilizzo parziale delle aree anche per finalità di supporto alle strutture di pronto intervento e gestione delle emergenze».
la lodini trans
Angelo Lodini è originario di Canistro e ha fondato l’azienda venti anni fa. Un’esperienza consolidata prima nel settore dei trasporti e poi nella logistica: l'azienda, che vanta un fatturato annuo di 1milione e 260mila euro, ha ottenuto la gestione dell’Interporto per 29 anni a un canone annuo di oltre 400mila euro. Al tradizionale trasporto su gomma e ai servizi logistici collegati, negli ultimi anni la Lodini Trans ha aggiunto il trasporto eccezionale marittimo e aereo. Oltre che ad Avezzano, ha sede a Pomezia, San Giuliano Milanese e Treviso. In apertura anche a Prato e Monaco di Baviera, in Germania.
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