Muore a 55 anni operaia della Saes Tragedia alla fine del turno serale 

Teodori lascia tre figlie. Il malore subito dopo aver timbrato. Sconvolti i colleghi che l’hanno soccorsa Il direttore De Cesare: «Una dipendente modello, sempre precisa e puntuale. Vicini alla sua famiglia»

AVEZZANO. Muore dopo aver terminato il turno di lavoro. Un destino crudele si è abbattuto su Iolanda Teodori, 55 anni, operaia della Saes getters di Avezzano. Venerdì aveva svolto il turno di pomeriggio nello stabilimento di via Nobel.
Alle 14 la donna aveva iniziato il lavoro nell’area controllo dell’azienda dove 240 dipendenti producono leghe e dispositivi getter, dispensatori di metalli, dispensatori di ossigeno e prodotti per sistemi di purificazione di gas. Una giornata come tante per la 55enne. Finito il turno, alle 22, doveva tornare a casa dalle figlie. Stando a quanto ricostruito da alcuni colleghi, Teodori si è diretta verso l’ingresso della fabbrica per timbrare il badge, prima di uscire nel parcheggio e riprendere l’auto. Proprio nel momento in cui ha timbrato il cartellino ha accusato un malore. La donna si è accasciata a terra, davanti agli occhi increduli dei suoi colleghi che hanno subito chiesto aiuto. Sul posto è arrivato il personale del 118 per tentare di rianimarla. Ma tutti i disperati tentativi, andati avanti a lungo, sono stati vani. Probabilmente a uccidere la 55enne è stato un infarto.
Iolanda Teodori lavorava alla Saes dal 2008, da quando aveva perso il marito, Celeste Ranieri, artigiano meccatronico, che aveva solo 40 anni. Si era dovuta rimboccare le maniche per sostenere la famiglia e occuparsi delle tre figlie, Ilaria, Valentina e Angela, all’epoca minorenni.
«Era una dipendente modello», è il commosso ricordo di Cesare De Cesare, direttore dello stabilimento Saes di Avezzano, «questa tragedia ci ha sconvolti. In tutti questi anni, Iolanda è stata sempre molto disponibile, precisa e puntuale. A tutta la sua famiglia, alla quale siamo e saremo vicini, vanno le nostre più sentite condoglianze».
La 55enne si divideva tra la casa e il lavoro. «Una collega molto solare, sempre posata, mai una parola fuori posto», commenta Marco Della Rocca, rappresentante sindacale di stabilimento della Fim-Cisl, «una persona umile e una grande lavoratrici. Non si lamentava mai e lavorava sempre con il sorriso».
La salma è stata esposta nella casa funeraria Rossi, oggi aperta dalle 9 alle 15. I funerali si terranno alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di San Pio X.
«Siamo rimasti tutti attoniti davanti a questa morte improvvisa», sottolinea Antonello Tangredi, segretario territoriale Fim-Cisl, «Iolanda era una mia iscritta, una persona che avevo modo di conoscere bene, sempre disponibile e cordiale. La sua famiglia non meritava un dolore così».
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