Muore in un burrone l’avvocato Terra

Gioia dei Marsi: colpito da un malore ha perso il controllo dell’auto che è poi precipitata in un dirupo. Inutili i soccorsi

GIOIA DEI MARSI. Prima un malore e poi un volo di circa 80 metri. Alla fine, lo schianto contro un albero. È morto così, lasciando nello sgomento chiunque lo abbia conosciuto, il noto avvocato Callisto Terra. Terra, originario di Lecce nei Marsi, il 23 marzo avrebbe compiuto 67 anni.

Secondo la ricostruzione fatta dalle forze dell’ordine, erano da poco passate le 12,30, quando Terra stava procedendo a bordo della sua Audi A5 sulla Statale 83. All’improvviso, all’altezza del chilometro 33,350 è uscito di strada, cadendo giù per un burrone.

I carabinieri, al comando del maresciallo capo Loreto Ferrari, hanno ascoltato l’uomo che era a bordo dell’auto che lo seguiva. Ha raccontato che l’auto dell’avvocato procedeva a velocità regolare. È per questo che gli inquirenti ipotizzano che l’avvocato Terra abbia avuto un malore e di conseguenza abbia perso il controllo del mezzo. Ad allertare i soccorsi sono stati gli automobilisti che hanno assistito la scena. Sul posto, oltre ai carabinieri, i vigili del fuoco, gli agenti forestali e il 118. Quando sono arrivati i soccorritori, però, per Terra non c’era già più nulla da fare. Sul luogo dell’incidente, a Gioia vecchio, sulla strada che arriva fino a Pescasseroli, dove l’avvocato stava andando per lavoro, è arrivata subito la moglie, la professoressa Vincenza Alfonsi e i figli, entrambi avvocati, Berardino e Antonella. Sul posto anche il medico legale Orlando Lancia. La famiglia chiede chiarezza ed è per questo che ha richiesto che venga eseguita l’autopsia. Il punto in cui l’avvocato è uscito di strada non ha il guard rail ed è per questo che ora va chiarito se in qualche modo Terra si sarebbe potuto salvare.

«È una grande perdita per tutta la nostra comunità», commenta il sindaco di Lecce, Gianluca De Angelis, tra i primi ad arrivare sul posto. «La politica e la professione portano a scontri, che poi alla fine sono anche cose di poco conto, ma lui non portava mai rancore nei confronti di nessuno. Era un uomo che sapeva stare nella società».

L’auto è finita in un dirupo dopo un volo di quasi 80 metri ed è per questo che le operazioni di recupero sono durate diverse ore. La salma è stata trasportata dall’agenzia funebre Longo fino all’ospedale di Avezzano. Per questa mattina è stata fissata l’autopsia, per cui la Procura della Repubblica ha dato l’incarico al medico legale Cristian D’Ovidio.

«Siamo costernati per la morte di un bravissimo collega», questo il ricordo del presidente dell’Ordine degli avvocati Franco Colucci. «Era una persona disponibile e gentile, abbiamo tutti un grande dolore».

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