Muore mentre attende l’esito del tampone 

Francesco Ciobanu, 46 anni, era in fila al pre-triage. Colto da malore è poi deceduto in Rianimazione. Negativi i due test

SULMONA. Era in fila al pre-triage, all’interno di un’ambulanza, in attesa dell’esito del secondo tampone, dopo che il primo era risultato negativo. Ma i sintomi del virus c’erano tutti: dolore al petto, febbre, difficoltà respiratoria. È morto nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Sulmona, ucciso in pochi minuti dal secondo arresto cardiaco. Francesco Ciobanu, di origine romena, ma residente a Sulmona da tempo, aveva 46 anni.
L’uomo era arrivato in ospedale dopo aver accusato difficoltà respiratoria e febbre alta ed è stato sistemato all’interno di un’ambulanza, fuori dal pre-triage, per essere sottoposto a tampone. Il primo ha dato risultato negativo, ma vista la situazione, con i sintomi che facevano pensare che fosse rimasto contagiato, i medici hanno deciso di ripetere l’esame.
E in attesa di conoscere l’esito dell’esame il 46enne è stato lasciato in ambulanza purché in ospedale non c’erano posti liberi nella Zona grigia. E proprio in questo frangente l’uomo avrebbe avuto un primo arresto cardiaco, superato grazie al tempestivo intervento dei medici e degli operatori in servizio in quel momento.
La gravità della situazione ha indotto i medici a disporre il ricovero del romeno nel reparto di terapia intensiva. Ma mentre l’uomo veniva sistemato in Rianimazione ha avuto un secondo arresto cardiaco dal quale non si è più ripreso. Il suo cuore si è fermato ieri alle 9, un’ora prima dell’arrivo dell’esito negativo del secondo tampone. Una morte, dunque, che non appare legata al Covid, visto che i tamponi sono risultati negativi, ma forse, senza la trafila al pre-triage, in attesa che si liberasse un posto in ospedale, l’epilogo sarebbe stato diverso.
I funerali di Ciobanu saranno celebrati stamani alle 10.30 nella chiesa dell’Annunziata. All’inizio i parenti sembravano propensi a chiedere di approfondire i controlli per accertare i motivi del decesso ed eventuali responsabilità. Poi, con il passare delle ore, hanno cambiato idea fissando la data del funerale.
Un caso, quello di Francesco Ciobanu, che ripropone la necessità di intervenire sul sistema di gestione dei pazienti in arrivo in ospedale.
Al momento, se si presentano più persone, come è avvenuto sistematicamente in questi giorni, il sistema va in tilt. E in questa fase di emergenza sanitaria continuano a restare senza risposta le richieste, arrivate da più parti, di istituire un’area Covid anche all’ospedale di Sulmona.
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