Muore nello schianto sulla via delle Rocche

13 Settembre 2016

Idraulico di 51 anni originario di Ovindoli perde la vita al confine con Rovere, l’auto finisce fuori strada

ROCCA DI MEZZO. L’auto è schizzata fuori strada proprio alla curva a gomito dopo un lungo rettilineo. Ha impattato contro un ostacolo e per Giacomo Pietrantoni, di 51 anni, non c’è stato più nulla da fare: è morto sul colpo.

L’incidente è avvenuto, l’altro giorno, sull’Altopiano delle Rocche, al confine tra Ovindoli e Rovere. Pietrantoni era diretto nella sua casa di Ovindoli, di ritorno da Rocca di Mezzo. Forse un malore o una distrazione, sta di fatto che l’auto che guidava, un’Opel Astra station wagon, ha imboccato la curva, probabilmente, senza rallentare quel tanto che basta per non far perdere aderenza agli pneumatici. La macchina è finita sui prati a una quarantina di metri dalla statale 696 del Parco Sirente-Velino, nel tratto più bello che permette di godere del più ampio panorama dell’Altopiano delle Rocche, con sullo sfondo il centro storico di Ovindoli, a sinistra i contrafforti del Sirente e le ampie distese d’erba, a destra le montagne della Magnola e la gola che introduce ai Piani di Pezza.

Per estrarre il corpo dalle lamiere i carabinieri della Compagnia di Avezzano hanno faticato non poco. La vittima era dipendente della società acquedottistica Acea di Roma, dove svolgeva le mansioni di idraulico. Di recente era stato trasferito a Rieti, ma non mancava mai di tornare, nei momenti liberi e di vacanza, a Ovindoli, dove era molto conosciuto e dove era solito ritemprarsi dalle fatiche del lavoro. La notizia del suo decesso, in pochi minuti, ha fatto il giro di Ovindoli suscitando forte commozione tra parenti, amici e conoscenti.

Molte persone si sono portate sul luogo dell’incidente e hanno assistito alle operazioni dei carabinieri. Per stabilire le cause dell’incidente, il magistrato di turno – al quale i carabinieri della Compagnia di Avezzano, al comando del capitano Enrico Valeri e del tenente Marco Mascolo hanno rimesso il rapporto – ha disposto l’autopsia, che è stata eseguita ieri nell’ospedale di Avezzano. Nelle prossime ore sarà concesso il nulla osta per i funerali dell’idraulico che, con ogni probabilità, sarà tumulato nel cimitero di Ovindoli dove i genitori, molti anni fa, avevano cominciato a gestire uno dei primi alberghi del paese quando ancora non aveva fatto capolino l’aurora di quel boom turistico che avrebbe caratterizzato in seguito tutta la zona.

Dario Pallotta

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