Musica, appello per unire le forze

Battistelli (presidente della Barattelli): «Ripensare l’organizzazione degli enti»

L’AQUILA. «Se L’Aquila vuole avere un futuro, deve ripensare l’attuale organizzazione degli enti culturali, almeno per quanto riguarda la musica, lo dico da anni, ma nessuno risponde». Giorgio Battistelli, presidente della Società aquilana dei concerti «Bonaventura Barattelli», nata quasi 70 anni fa dal volere di Nino Carloni, lancia un appello alla presentazione della 69ª stagione dei concerti. Un appello all’unità, un invito a superare gli steccati, e dare, attraverso un nuovo modo di pensare la cultura, un futuro alla città.

«La mancanza di soldi è reale ma spesso mancano anche le idee. Noi tutti invece dobbiamo trovare quella che ci consenta di avere un futuro». I dati economici sono negativi da anni, e non ci sono novità, si tratta solo di non continuare a farsi trovare impreparati dalle prossime docce fredde degli scarsi finanziamenti. I segnali non sono completamente negativi, con il ministro Franceschini che riconosce alla cultura un ruolo fondamentale nell’identità del Paese, ma i fondi rispetto al passato sono sempre meno. Quest’anno il taglio arriva anche dal Comune: «Da 27 mila euro, oggi subiamo un taglio del 20%. La politica locale non ascolta e non fa scelte. La non scelta porta all’omologazione. Bisogna rischiare, ma non si può dare a tutti indistintamente. Dalla Regione, poi, i finanziamenti che un tempo erano di 230mila euro, ora sono circa 30mila e il futuro quindi chiede delle decisioni». Quello che Battistelli chiede è di riunire le istituzioni musicali sotto un unica realtà, mantenendo vive le differenze culturali, le filosofie. «Nel futuro il ministero sarà sempre più distratto, quindi sta a noi. Faccio un appello al sindaco, al presidente della Regione, dobbiamo creare un progetto industriale che dia vita a un indotto. La musica crea denaro e posti di lavoro». Pronta la risposta dell’assessore Betty Leone. «Il taglio è stato dovuto a problematiche di bilancio, e riguarda tutti. Ma reintegreremo con variazioni di bilancio. Per il progetto unitario dobbiamo proseguire ciò che abbiamo realizzato coi Cantieri dell’Immaginario, mettendo tutti insieme in un’unica manifestazione. Io vi garantisco il mio ruolo di coordinatore, ma voi istituzioni dovete tirare fuori il progetto». Dopo Carloni, la musica si è divisa in vari rivoli, tutti importanti, ma troppo deboli: «In altre città», ha spiegato Battistelli, «questo progetto è stato fatto, ma attenzione a non fraintendere. Un progetto non è lavorare tutti in parallelo, ma è una nuova visione dell’Aquila, oppure non c’è futuro».

Barbara Bologna

©RIPRODUZIONE RISERVATA