Nuovo tribunale Primo giorno tra file e disagi

Rinviata l’udienza che vede coinvolto Bertolaso Problemi di traffico e di parcheggio intorno all’edificio

L’AQUILA. La scia di avvocati e avvocatesse eleganti nei completi e tacchi alti e con le borse e i fascicoli in mano, che con passi frettolosi entravano e uscivano di corsa dal tribunale di via XX Settembre, agli occhi di un gruppo di studentesse 18enni delle Magistrali appariva come un mondo affascinante e irraggiungibile. Sedute la mattina presto ai finestroni di una sorta di porticato interno al tribunale, studiando prima dell’interrogazione, immaginavano le aule affollate delle udienze. Affianco al porticato, dove partono le due rampe che conducono alle aule del tribunale, c’era il bar che sfornava i cornetti più buoni dell’Aquila. Rivedere il tribunale affollato di avvocati, giudici, giornalisti e gente comune entrata per curiosare la struttura rimessa a nuovo dopo i lunghi lavori post-sisma, è stato per molti un tuffo nel passato. Di certo è un pezzo di città che torna alla normalità e riempie di vita strade per sei anni vuote. Un “primo giorno di scuola” per gli addetti ai lavori che ieri hanno ripreso ufficialmente le loro attività, non senza qualche disagio, come quello del Nucleo ambientale del Corpo forestale dello Stato collocato in spazi un po’ defilati e angusti, o la stanza di pochi metri quadrati condivisa da sei persone tra agenti di polizia e finanzieri.

L’apertura ufficiale del palazzo di giustizia è coincisa ieri con un’udienza importante e attesa: quella riguardante l’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso, davanti al giudice Guendalina Buccella, relativamente all’ultimo filone del procedimento a suo carico nell’ambito del processo alla commissione Grandi rischi, l’organo scientifico consultivo della presidenza del Consiglio accusato di aver rassicurato gli aquilani sullo sciame sismico poi culminato nella scossa disastrosa del 6 aprile 2009, cinque giorni dopo la riunione del 31 marzo, causando la morte di 309 persone. Udienza rinviata al 29 ottobre prossimo per difetto di notifica ad alcune parti offese, fra l’amarezza dei familiari delle vittime presenti nell’aula magna del tribunale. Gli uffici rinnovati ospitano il tribunale, la Procura, l’Unep (Ufficio notifiche esecuzioni e protesti) e l’Ordine degli avvocati, mentre la Corte d’Appello rimarrà a Pile fino al completamento dei lavori dell’ultimo lotto. Il grosso problema ora sono i parcheggi e a poco è servito aprire via Filomusi Guelfi fino alla stazione per decongestionare il traffico. L’intera area intorno al palazzo di giustizia e a ridosso di Villa Gioia è stata invasa dalle auto, lasciate persino a un passo dai cantieri. Un problema segnalato anche dagli avvocati. Per Angelo Colagrande, ad esempio, «prima di riaprire il tribunale si sarebbe dovuto aspettare di avere i parcheggi pronti» – che per il Comune dovrebbe essere superato in poco tempo. L’assessore al Lavori pubblici, Maurizio Capri, ha spiegato che «la concessione per utilizzare l’area militare destinata ai parcheggi dell’aula di giustizia è arrivata. Dal momento in cui partiranno, ci vorrà un mese per completare i lavori». C’è poi da far ripartire il cantiere del vecchio parcheggio sotterraneo del tribunale, bloccato a causa del sisma. A regime, i due parcheggi conterranno fino a 500 posti auto.

Marianna Gianforte

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