Oculistica, un’eccellenza dai numeri record

I dati: 2.000 interventi e 24mila prestazioni effettuate in un solo anno

AVEZZANO. Circa duemila interventi in un anno, 24mila prestazioni complessive. Sono i numeri record del reparto di Oculistica dell’ospedale di Avezzano resi noti nel giorno della festa di Santa Lucia e che segnano un traguardo storico per l’unità operativa della struttura sanitaria marsicana. Si tratta di un aumento consistente rispetto allo scorso anno, quasi 400 interventi in più del 2015. Risultati raggiunti grazie all’introduzione di nuove tecnologie, alla riduzione dei ricoveri ospedalieri, al forte incremento dell’attività ambulatoriale e, soprattutto, alla riduzione dei tempi di attesa. Picchi di eccellenza che hanno portato ad abbassare la attese, per interventi alla cataratta, da 4 mesi a 30-40 giorni e a potenziare l’attività chirurgica vitreo-retinica. Rilevante anche la mobilità attiva con pazienti che arrivano anche da fuori regione. Un risultato raggiunto col grande impegno di tutti gli operatori del reparto che a turno, senza compensi aggiuntivi, hanno garantito una seduta in più a settimana di sala operatoria. Un impegno che va incontro alle interminabili richieste di prestazioni nel settore della cura dell’occhio. A fine anno il reparto farà segnare un record anche per numero di prestazioni complessive annue, circa 24mila.

CELEBRAZIONI. Ieri mattina, all’ospedale di Avezzano, le performance del reparto hanno assunto un significato ancora più pregnante durante la celebrazione della ricorrenza di Santa Lucia, protettrice della vista. Nella cappella dell’ospedale, il vescovo Pietro Santoro, nel sottolineare la grande professionalità e umanità dello staff del reparto di Oculistica, ha celebrato la messa alla presenza del personale del reparto, del manager Asl Rinaldo Tordera, del direttore sanitario aziendale Teresa Colizza, del direttore di Oculistica Walter Di Bastiano e del dottor Bruno Cetrullo che è stato responsabile in passato dello stesso reparto. Il vescovo ha parlato della «riscoperta dei nostri occhi che guardano gli occhi di Cristo» e di «cambiare capacità di vedere per cambiare il nostro cuore». «A volte la società ci ruba quello che di più abbiamo a cuore», ha affermato, «a qualcuno ruba gli occhi, a qualcuno il cuore. Non facciamoci rubare né gli uni né l’altro». È seguita quindi una colazione all’interno dell’unità operativa, al quarto piano del presidio, in un clima di grande cordialità.

DOTAZIONE. La dotazione strumentale del reparto, già ragguardevole, si è arricchita di un nuovo ecografo e di altre apparecchiature utilizzate per la chirurgia vitreo-retinica e per operazioni alla cataratta. L’acquisto di nuovi macchinari ha contribuito, insieme al raddoppiato impegno dello staff, a limare ancora verso il basso i tempi di attesa, consentendo di proseguire sulla strada intrapresa che prevede sempre meno ricoveri e sempre più lavoro in ambulatorio, facendo così scendere le spese di degenza. Le sedute operatorie sono state portate da 3 a 5 a settimana e così il numero di operazioni è salito notevolmente, passando dalle 1.600 dello scorso anno alle 1.960 dal gennaio scorso a oggi: l’obiettivo dei 2.000 interventi, mai raggiunto prima, è ormai a portata di bisturi. «Questi risultati», dichiara Tordera, «sono riconducibili alla capacità del dottor Di Bastiano di creare un gruppo di collaboratori particolarmente affiatato e coeso, mantenendo il reparto su livelli di eccellenza storici. L’abbattimento dei tempi di attesa equivale a un innalzamento della qualità dei servizi a tutto beneficio degli utenti».

OBIETTIVI. Palese soddisfazione, per i risultati raggiunti, è stata espressa dal dottor Di Bastiano. «Credo», ha detto il primario del reparto, «che vi siano margini per migliorare ancora gli ottimi risultati perché il nostro punto di forza sta nel gioco di squadra che siamo riusciti a creare, in virtù del quale ciascuno di noi è pronto a svolgere compiti supplementari».

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