Operai dei rifiuti senza stipendi vanno a protestare dal sindaco

SULMONA. Aspettano gli stipendi degli ultimi due mesi. Così sono tornati a protestare in Comune i dipendenti delle cooperative esterne dei rifiuti, che sono stati ricevuti dal sindaco nel suo...
SULMONA. Aspettano gli stipendi degli ultimi due mesi. Così sono tornati a protestare in Comune i dipendenti delle cooperative esterne dei rifiuti, che sono stati ricevuti dal sindaco nel suo ufficio, insieme ai sindacalisti Anthony Pasqualone e Nicola Cieri. «Il ruolo della vicesegretaria è stato assunto dalla dirigente Filomena Sorrentino, che firmerà i mandati di pagamento delle fatture alle cooperative, che così vi potranno pagare» ha assicurato Peppino Ranalli «in quanto al passaggio al Cogesa sono pronto a firmare la determina di affidamento diretto dal primo dicembre».
La fuga di segretari da palazzo San Francesco continua a paralizzare l’attività amministrativa, investendo anche i pagamenti dei 24 lavoratori delle cooperative esterne. Quasi tutti con famiglie e figli: i lavoratori hanno ricordato di avere debiti con le banche, rate dei mutui accumulate e bollette arretrate. Ieri hanno lasciato il Comune nella speranza che l’ennesima promessa si concretizzi quanto prima, altrimenti si dicono pronti a tutelare i loro diritti nelle sedi opportune. «Non abbiamo più i soldi per la benzina e per venire a lavorare, ma continuiamo a farlo per il bene della città» hanno detto i netturbini al sindaco «le nostre difficoltà sono testimoniate dagli scoperti che abbiamo in banca e con la copertura assicurativa delle nostre auto. Voi dovete mettervi una mano sulla coscienza».
Resta invece irrisolto il nodo del loro riassorbimento da parte del Cogesa, dopo il parere legale negativo sull’argomento e l’attesa pronuncia del Tar sull’affidamento. «La condizione necessaria è quella di licenziarsi dalla cooperativa per essere poi riassorbiti dal Cogesa» ha suggerito Cieri «la stabilizzazione per noi è un atto dovuto». (f.p.)
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