Ora si indaga sulle ristrutturazioni

Inchiesta crolli, sopralluoghi della polizia giudiziaria in via Roma.

L’AQUILA. L’inchiesta sui crolli causati dal sisma ha molti filoni tra i quali quello che vede nel mirino delle ristrutturazioni di dubbia utilità. E in questa direzione che si sono mossi nei giorni scorsi gli agenti della squadra mobile. Ieri, infatti, gli uomini della squadra mobile, coordinati del dirigente Salvatore Gava, hanno fatto un sopralluogo in una abitazione che si trova lungo via Roma, zona distrata dal terremoto, per prelevare campioni e scattare fotografie in una abitazione che il 6 aprile è crollata provocando il grave ferimento di una persona. Si sospetta, dopo una denuncia, che il crollo della abitazione sia stato causato, per l’appunto, da una ristrutturazione fatta alla meno peggio che, aumentando il peso dell’immobile, abbia contribuito ad agevolarne il disfacimento.

Non si tratta certo del primo caso. Infatti, secondo quanto si è appreso, ci sono decine di situazioni molto simili a questa che sono state vagliate o che stanno per esserlo nell’ambito di indagini coordinate del pm Fabio Picuti. Intanto è certo che nei prossimi giorni, forse in settimana, ci sarà un sopralluogo tra le macerie della Casa dello studente e forse oggi stesso (al massimo domani) ci sarà una riunione tra periti e avvocati delle parti civili finalizzata a fare il punto della situazione. Per quanto riguarda, invece, l’altro comitato di familiari di studenti morti sotto le macerie, deceduti per crolli in altri siti della città, ha ottenuto due giorni di poter fare un sopralluogo (prima che vengano rimosse le macerie) fissato per il 28 luglio.

In tutti i casi l’intento è quello di affiancare il lavoro dei consulenti tecnici della procura per il reperimento di prove posto che è risaputo che saranno soprattutto gli esiti delle perizie a determinare gli esiti delle indagini molto più per pur utili contributi forniti da persone informate sui fatti. Comunque i contributi delle persone informate sui fatti non sono irrilevanti. Infatti sono circa 150 le persone che a vario titolo sono state ascoltate dalla polizia giudiziaria nell’ambito delle indagini sui crolli. MACERIE. Intanto la guardia di finanza sta spulciando gli atti riguardanti il contestato affidamento dell’appalto per la rimozione delle macerie del sisma. E si è avuta la conferma che la ditta T&P non si è ritirata dall’appalto ma ha chiesto l’intervento in appoggio, di una altra ditta, utilizzando lo strumento dell’«avvalimento», istituto ben previsto nel codice degli appalti e di recente istituzione.

In sostanza si tratta della possibilità che ha l’operatore economico di avvalersi dei requisiti di un altro operatore. Fermo restando che la ditta che offre i propri requisiti è estranea alla gara di appalto ma si impegna nel confronti dell’associata e del committente. Oggi, comunque, lo spinoso tema dell’appalto sullo smaltimento e custodia temporanea delle macerie verrà di nuovo passato la vaglio della commissione vigilanza e si prevedono altre censure.