Orso bruno visita un allevamento 37 volte

Pescasseroli, la denuncia degli imprenditori: divorati 200 capi, ora serve un tavolo di confronto

PESCASSEROLI. L'orso bruno marsicano fa visita 37 volte in un mese in un'allevamento di Pescasseroli e divora 200 capi tra ovini e galline. Elda Grassi, presidente regionale della sezione Zootecnia di Confagricoltura, e Vinicio Blasetti, vice presidente provinciale, lanciano un appello alla Regione: «Serve un tavolo di confronto serio per capire quale ruolo dovranno avere le aziende agricole e gli allevamenti all'interno del Parco».

Prima arrivava di notte, scavalcava il recinto e piano piano si intrufolava per mangiare qualche ovino dell'azienda “La Pagliara”. Poi sono iniziate le incursioni al tramonto e negli ultimi giorni anche quelle pomeridiane con razzie di galline. L'orso, ormai, sa che nell'allevamento alle porte di Pescasseroli può trovare pane per i suoi denti tanto che in un mese è arrivato a visitarlo 37 volte mangiando quasi la metà degli ovini. «Ogni giorno abbiamo un'incursione», racconta Grassi che è anche proprietaria dell'allevamento insieme alla famiglia,"in due ore l'orso è riuscito a divorare 8 pecore e 20 galline. Due mesi fa la nostra azienda aveva più di 500 capi, oggi ne conta circa 312». Secondo gli allevatori i vertici del Parco Nazionale d'Abruzzo non sanno quanti animali ci sono nell'area protetta e di conseguenza non possono sapere da quanti orsi, o altri animali, si devono difendere. «Fino ad ora il Parco ci ha riconosciuto il risarcimento soltanto per 40 capi su 200 uccisi», ha continuato l’esponente di Confagricoltura.

«Abbiamo chiesto al Wwf una rete elettrica per evitare almeno le incursioni, ma ancora non ci hanno risposto. Se continuiamo con queste visite giornaliere saremo costretti a chiudere, non c'è soluzione, anche perché i risarcimenti non arrivano e noi non sappiamo più come andare avanti».

Eleonora Berardinetti

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