Ospedale di Pescina a rischio, parola al Tar

Il sindaco Di Nicola: vogliamo evitare anche lo scippo del servizio Hospice per i malati terminali

PESCINA. Il Comune di Pescina fa ricorso al Tar per chiedere l’annullamento del programma operativo della sanità 2013-2105, adottato dalla Regione, tramite gli organi commissariali.

«Con il nuovo atto pianificatorio» spiega il sindaco Maurizio Di Nicola, «il commissario alla Sanità, Gianni Chiodi, e il sub commissario Zuccatelli, continuano a minare il diritto alla salute delle popolazioni montane. Lo scorso 8 ottobre 2013, il commissario ha adottato il nuovo programma operativo del settore sanitario per il periodo 2013-2015 e, avendo ricevuto numerose contestazioni da parte dell’organo di controllo del ministero della Salute, l’atto è stato rimaneggiato e adottato nuovamente il 30 dicembre 2013».

«Il programma colpisce il presidio sanitario di Pescina», insiste, «non tenendo in alcun conto l’esito dei processi ancora in corso e non attribuendo alla struttura una chiara destinazione sanitaria. Addirittura, viene messa in discussione l’istituzione di un servizio Hospice, ovvero il servizio di cure palliative, poiché lo si ritiene attivato solo temporaneamente presso il Pta di Pescina, in attesa dell’esecuzione di lavori di ristrutturazione ad Avezzano». Il Comune di Pescina ha affidato l’impugnazione dell’atto all’avvocato Simone Dal Pozzo, già difensore dei comitati pro-ospedale di Tagliacozzo e Guardiagrele, al fine di dare forza e un’unica voce alla protesta che parte dai territori serviti dai piccoli ospedali. (m.t.)

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