Ospedale, l'ala vecchia sarà ristrutturata
Impegno della Asl col sindacato, ma il problema del personale slitta a luglio. Interventi garantiti anche per i laboratori di Castel di Sangro
SULMONA. La Asl inserirà nel piano strategico aziendale la ristrutturazione dell'ala vecchia dell'ospedale cittadino e per questo chiederà un finanziamento alla Regione. E' questo il primo impegno concreto che la Cgil ha strappato all'azienda sanitaria in virtù dell'incontro che si è svolto ieri con la direzione. La discussione e l' eventuale risoluzione degli altri, e forse più impellenti problemi, è stata rinviata al 4 luglio. Quando si sarà già in pieno periodo feriale. Solo allora il direttore generale, Giancarlo Moroni, e quello amministrativo, Francesco Ventura, proporrano alla Cgil un piano per arginare gli effetti della cronica carenza di personale e lo smantellamento dei servizi.
«I vertici aziendali», afferma Damiano Verrocchi, della segreteria territoriale di Cgil-Fp «hanno preso atto delle difficoltà oggettive del territorio e del fatto che con la progressiva spoliazione degli ospedali di Sulmona e Castel di Sangro non si riescano più a garantire i servizi principali e l'assistenza».
Stando ai progetti della Asl saranno quindi ristrutturati i reparti di chirurgia, ostetricia e ginecologia (situati nell'ala vecchia) che versano in condizioni precarie e poi creati anche nuovi spazi a servizio degli utenti.
«Si è trattato di un primo importante incontro», aggiunge Verrocchi, «al quale dovranno seguire fatti concreti. La sanità è un settore fondamentale, soprattutto in un territorio popolato in gran parte di aziani».
Da parte di Moroni e Ventura sono arrivate garanzie a tutela anche della struttura sanitaria di Castel di Sangro, dove si lavorerà innanzittutto per rendere nuovamente attivo il laboratorio analisi. Da quando nei mesi scorsi è stato chiuso, infatti, le provette da analizzare viaggiano tra Sulmona e Castel di Sangro con un corriere, una situazione di assoluta precarietà che potrebbe anche compromettere il risultato nelle analisi stesse. Poi la Asl ha anche garantito di intervenire per riattivare il punto nascita e il servizio di medicina del lavoro. «Anche la struttura di Castel di Sangro», rimarca il sindacalista, «ha bisogno di maggiori attenzioni in quanto è a servizio di un vasto bacino di utenza su un territorio particolarmente accidentato».
Per la Cgil, comunque, resta di fondamentale importanza un intervento mirato sulla carenza di personale medico e paramedico. Una situazione che si aggrava, diventando davvero insostenibile, durante il periodo estivo.
La protesta della Cgil-Fp è stata messa in atto lunedì mattina con un presidio alle porte degli ospedali peligno e sangrino, dopo che, nei mesi scorsi, era stato più volte chiesto un incontro con i vertici aziendali per discutere dei tanti problemi della sanità. Poi, poche ore dopo la protesta, la Asl ha convocato il sindacato per avviare una serie di riunioni.