Ostetricia, inaugurata la sala per il parto in acqua

La speciale vasca donata dall’Associazione delle mogli dei medici italiani Il servizio disponibile solo per le donne la cui gravidanza non è a rischio

L’AQUILA. Una vasca di colore arancione all’esterno e bianca all’interno, grande abbastanza per stare distesi e rilassarsi, con piccole lampade che emettono una luce poco invadente. Fa pensare a una di quelle vasche idromassaggio in cui immergersi a fine giornata quella donata dall’Ammi, l’Associazione nazionale delle mogli dei medici italiani, al reparto di Ostetricia dell’ospedale «San Salvatore». Una mamma che decide di partorire in acqua, infatti, deve stare assolutamente a suo agio. Ed è così, in un’atmosfera più familiare e meno ospedaliera, che le donne potranno mettere al mondo i loro bambini in acqua. La speciale vasca è stata inaugurata ieri all’interno della nuova sala per il parto in acqua, a Ostetricia. All’inaugurazione c’erano anche la presidente dell’associazione Maria Grazia Tatti e Rosanna Fain Binda Mastrangelo che hanno spiegato la funzionalità della vasca al manager Asl Giancarlo Silveri, alla direttrice sanitaria Teresa Colizza, al direttore di Ostetricia Gaspare Carta. Presente, tra gli altri, anche Sandra Di Fabio, direttrice di Neonatologia-Tin.

Da ieri L’Aquila è una delle poche aziende sanitarie in Abruzzo a fornire alle partorienti un servizio che alza la qualità dell’assistenza sanitaria, in un ambito ospedaliero – quello della maternità – molto delicato. Il parto in acqua può essere un modo per rendere più naturale e tranquilla la nascita di un bambino, un’esperienza che comporta benefìci psicologici e fisici nel rapporto mamma-figlio, in un Paese dove è ancora elevatissimo il numero delle nascite affidate al cesareo. «Il parto in acqua sarà possibile solo per donne con gravidanze non a rischio e limitatamente a quelli naturali», chiarisce l’Asl in una nota. «Per assistere le partorienti, il personale ha seguito un corso di formazione ad hoc. Il progetto ha l’obiettivo di dare vantaggi alla mamma nei momenti delicati del parto». Soddisfatto il manager Silveri. L’inaugurazione della speciale sala parto è stata anche l’occasione per ricordare che il «San Salvatore» si avvale di due servizi come Ginecologia e Neonatologia-Tin (Terapia intensiva neonatale), servizi che lo rendono all’avanguardia nell’assistenza neonatale e dei primi mesi di vita. «La terapia intensiva neonatale, che tratta parti prematuri assiste circa 104 parti pre-termine l’anno», spiega l’Asl, che intanto aggiunge: «Nei primi 7 mesi di quest’anno, Ostetricia ha registrato un aumento delle nascite, che sono state 45 in più tra gennaio e luglio 2014 rispetto all’anno precedente».

Marianna Gianforte

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