Ovindoli, raccolgono radici di genziana nel parco: denunciati

8 Settembre 2011

Sequestrato mezzo quintale di radici. Nei guai cinque raccoglitori, uno di Luco dei Marsi, uno di Magliano dei Marsi e tre di Roma

OVINDOLI. Fanno incetta di radici di genziana nell'area Parco regionale Sirente Velino, ma sulla via del ritorno trovano ad attenderli gli uomini delle stazioni forestali di Ovindoli e Rocca di Mezzo: per i cinque raccoglitori, uno di Luco dei Marsi, uno di Magliano dei Marsi e tre di Roma, sono scattate multe e denuncia all'autorità giudiziaria, mentre la «merce», mezzo quintale di radici, trovata dai Forestali nel cofano dell'auto è stata posta sotto sequestro. Sulla loro testa pende l'accusa di danneggiamento in area protetta. Il gruppo aveva scelto una zona piuttosto impervia, in pieno Parco, per rifornirsi di genziana. Armati di zappette i cinque avevano lavorato sodo per sradicare i 50 chili di radici di genziana, senza immaginare che la loro azione era stata seguita passo passo dai forestali di Ovindoli e Rocca di Mezzo armati di un potente binocolo. «La nuova stagione all'insegna dello stop agli abusi nell'area protetta», afferma il Commissario, Patrizio Schiazza, «continua a produrre ottimi risultati, segno della bontà della scelta dell'Ente, con la preziosa collaborazione dei cinque presidi della Forestale sapientemente organizzati dal coordinatore, Guido Conti». (fab.i.)

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