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Palazzo Margherita riapre: uffici e sale, tutte le novità
Il Comune trasloca, da gennaio visite guidate per ammirare lo storico edificio
L’AQUILA. Conto alla rovescia per la riapertura di Palazzo Margherita. Dopo quattordici anni e mezzo dal terremoto, la storica sede del Comune dell’Aquila è pronta per essere restituita alla città con una cerimonia di inaugurazione prevista per domani mattina. L’amministrazione cittadina quindi tira dritto – rassicurando la cittadinanza – nonostante le recenti polemiche sollevate dall’opposizione circa la sicurezza dell’adiacente Torre civica.
COSA OSPITERà
Il palazzo ospiterà gli uffici del sindaco, la sala della giunta comunale, quella delle commissioni, quella del consiglio comunale, l’ufficio del Piano nazionale ripresa e resilienza, l’ufficio Cultura, “Aq progetti speciali”, ma anche una sala conferenze pubblica e due sale espositive a disposizione dei cittadini. Da gennaio previste anche visite gratuite aperte al pubblico.
L’INAUGURAZIONE E LE VISITE
“Nel cuore della rinascita”: questo è il titolo scelto per l’iniziativa di domani alle 10.45, che vedrà la partecipazione del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, dei sottosegretari Fausta Bergamotto e Luigi D’Eramo, del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, dell’arcivescovo dell’Aquila, il cardinale Giuseppe Petrocchi, di consiglieri comunali e assessori, del presidente di Federcasse, Augusto Dell’Erba, e del presidente della Banca di Credito cooperativo di Roma, Maurizio Longhi.
La cerimonia, a cui prenderanno parte anche alcuni tra gli ex primi cittadini del capoluogo, verrà trasmessa in streaming sui canali social del Comune dell’Aquila.
«Per ragioni logistiche e di sicurezza», si precisa in una nota del Comune, «l’evento avrà un numero contingentato di partecipanti, ma per consentire alla comunità di riscoprire e riammirare il palazzo di città, il Comune dell’Aquila ha attivato una collaborazione con il Fai (Fondo ambiente italiano) e il gruppo di azione civica “Jemo ‘Nnanzi,” grazie ai quali saranno formati dei volontari che, dal prossimo mese di gennaio, saranno autorizzati a tenere visite gratuite aperte al pubblico. Dalla prossima settimana sul sito del Comune dell’Aquila sarà pubblicato un link con cui gli interessati potranno effettuare le prenotazioni».
Saranno quattro le visite guidate da programmare a gennaio.
LE SALE PER I CITTADINI
La novità assoluta riguarda l’apertura di una apposta sala conferenze pubblica al piano superiore dell’edificio, speculare a quella consiliare, e altre due sale espositive destinate a essere messe a disposizione di qualsiasi cittadino per mostre pittoriche, fotografiche o per qualsiasi altra iniziativa culturale previa prenotazione.
PALAZZO PER CITTADINI
«Non sarà un palazzo chiuso alla politica, ma vogliamo che diventi un palazzo vivo, aperto ai cittadini», è il commento del vicesindaco Raffaele Daniele. «Chiunque potrà quindi non soltanto visitarlo, ma anche usufruire degli spazi che verranno presto messi a disposizione», conclude Daniele.
LAVORI E RITARDI
Aperto nel 2016, il cantiere si sarebbe dovuto chiudere nel 2019.
Ma una serie di imprevisti tecnici, tra cui lo sbilanciamento della torre civica che fiancheggia l’edificio e il ritrovamento di reperti archeologici, hanno fatto slittare la data dal 2021 al 2022, infine a quest’anno.
L’opera di recupero, del valore complessivo di 11,7 milioni di euro, è stata eseguita da un raggruppamento temporaneo di imprese composto dall’aquilana Digimatri e dalle campane Samoa e Sepe.
Resta da completare la ristrutturazione della Torre civica, che presenta un iter più complesso.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
COSA OSPITERà
Il palazzo ospiterà gli uffici del sindaco, la sala della giunta comunale, quella delle commissioni, quella del consiglio comunale, l’ufficio del Piano nazionale ripresa e resilienza, l’ufficio Cultura, “Aq progetti speciali”, ma anche una sala conferenze pubblica e due sale espositive a disposizione dei cittadini. Da gennaio previste anche visite gratuite aperte al pubblico.
L’INAUGURAZIONE E LE VISITE
“Nel cuore della rinascita”: questo è il titolo scelto per l’iniziativa di domani alle 10.45, che vedrà la partecipazione del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, dei sottosegretari Fausta Bergamotto e Luigi D’Eramo, del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, dell’arcivescovo dell’Aquila, il cardinale Giuseppe Petrocchi, di consiglieri comunali e assessori, del presidente di Federcasse, Augusto Dell’Erba, e del presidente della Banca di Credito cooperativo di Roma, Maurizio Longhi.
La cerimonia, a cui prenderanno parte anche alcuni tra gli ex primi cittadini del capoluogo, verrà trasmessa in streaming sui canali social del Comune dell’Aquila.
«Per ragioni logistiche e di sicurezza», si precisa in una nota del Comune, «l’evento avrà un numero contingentato di partecipanti, ma per consentire alla comunità di riscoprire e riammirare il palazzo di città, il Comune dell’Aquila ha attivato una collaborazione con il Fai (Fondo ambiente italiano) e il gruppo di azione civica “Jemo ‘Nnanzi,” grazie ai quali saranno formati dei volontari che, dal prossimo mese di gennaio, saranno autorizzati a tenere visite gratuite aperte al pubblico. Dalla prossima settimana sul sito del Comune dell’Aquila sarà pubblicato un link con cui gli interessati potranno effettuare le prenotazioni».
Saranno quattro le visite guidate da programmare a gennaio.
LE SALE PER I CITTADINI
La novità assoluta riguarda l’apertura di una apposta sala conferenze pubblica al piano superiore dell’edificio, speculare a quella consiliare, e altre due sale espositive destinate a essere messe a disposizione di qualsiasi cittadino per mostre pittoriche, fotografiche o per qualsiasi altra iniziativa culturale previa prenotazione.
PALAZZO PER CITTADINI
«Non sarà un palazzo chiuso alla politica, ma vogliamo che diventi un palazzo vivo, aperto ai cittadini», è il commento del vicesindaco Raffaele Daniele. «Chiunque potrà quindi non soltanto visitarlo, ma anche usufruire degli spazi che verranno presto messi a disposizione», conclude Daniele.
LAVORI E RITARDI
Aperto nel 2016, il cantiere si sarebbe dovuto chiudere nel 2019.
Ma una serie di imprevisti tecnici, tra cui lo sbilanciamento della torre civica che fiancheggia l’edificio e il ritrovamento di reperti archeologici, hanno fatto slittare la data dal 2021 al 2022, infine a quest’anno.
L’opera di recupero, del valore complessivo di 11,7 milioni di euro, è stata eseguita da un raggruppamento temporaneo di imprese composto dall’aquilana Digimatri e dalle campane Samoa e Sepe.
Resta da completare la ristrutturazione della Torre civica, che presenta un iter più complesso.
©RIPRODUZIONE RISERVATA