Pannelli solari mai attivati Il Tar: sì all’accesso agli atti

3 Maggio 2014

Progetto Case di Assergi, gli inquilini contestano i costi relativi ai consumi la documentazione è necessaria per poter intraprendere iniziative legali

L’AQUILA. Il Tar Abruzzo ha accolto il ricorso, presentato da alcuni residenti del Progetto Case di Assergi contro il Comune dell’Aquila. I ricorrenti potranno avere accesso agli atti richiesti, relativi al contratto stipulato con la Manutencoop per la manutenzione degli alloggi realizzati nel post-terremoto.

«Le palazzine in cui sono alloggiati gli interessati», si legge nella sentenza del Tar, «sono fornite di pannelli solari per l’acqua calda che, in base a quanto previsto nel capitolato di gara, avrebbero dovuto soddisfare un fabbisogno di energia pari almeno al 50 per cento di quanto necessario alla produzione dell’acqua sanitaria. I pannelli, tuttavia, non sono mai entrati in funzione».

Di recente, il Comune ha richiesto a tutti gli abitanti del Progetto Case il rimborso dei costi supportati per le forniture, inclusa quella del gas secondo criteri, fa rilevare il Tar, «non rispondenti a quanto rilevabile dai contatori e, comunque, addebitando una percentuale per il riscaldamento dell’acqua sanitaria inferiore al reale, imputando il resto alla quota per il riscaldamento».

In sostanza, il Comune avrebbe fatto pagare ai residenti del Progetto Case costi aggiuntivi, rispetto ai consumi reali, derivanti dalla mancata attivazione dei pannelli solari. Sulla base di tali premesse, gli interessati hanno chiesto e ottenuto di poter accedere agli atti relativi al collaudo dei pannelli solari del Progetto Case di Assergi, al contratto stipulato dal Comune con la Manutencoop per la manutenzione degli stessi, al contratto stipulato con l’azienda che fornisce l’energia necessaria per la produzione di acqua calda. Documenti che si riferiscono agli ultimi cinque anni, comprese le fatture relative ai consumi di energia per la produzione di acqua calda.

Secondo i firmatari del ricorso «la mancata attivazione dei pannelli solari avrebbe determinato un danno ai residenti del Progetto Case, costretti a pagare dei costi aggiuntivi rispetto alla fatturazione reale dei consumi».

Un passo, quello dell’acquisizione degli atti, propedeutico alla possibilità, paventata dagli assegnatari del Progetto Case di Assergi di intraprendere inziative e azioni legali a tutela dei propri diritti. «Deve essere riconosciuta», conclude il Tar, «la legittimazione dei ricorrenti ad agire in giudizio per ottenere l’accesso agli atti dell’amministrazione. L’accesso è necessario per valutare la situazione e consentire agli interessati di difendere i propri interessi giuridici».

Monica Pelliccione

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