Parco Eolico di Introdacqua Bocciata la Nordest srl

Il Comune: piano stravolto e niente certificato antimafia. Intanto, il Wwf spera nella valorizzazione di altre risorse. Resta, invece, in piedi il parco eolico di Bugnara

INTRODACQUA. Il Comune di Introdacqua fa un passo indietro sulla Nordest srl, che doveva realizzare il parco eolico, ma non sul progetto. Il sindaco Giuseppe Giammarco, infatti, si dice pronto a ricominciare l'iter dopo il mancato rispetto del progetto iniziale da parte della ditta campana. Intanto, il Wwf si dice soddisfatto e spera nella valorizzazione di altre risorse.

La trattativa con la Nordest, avviata con un bando nel 2008, dopo una delibera di consiglio comunale sul parco eolico, è stata interrotta a novembre con una delibera di giunta notificata lo scorso mese.
«Abbiamo deciso di interrompere le trattative con la Nordest» precisa il sindaco Giammarco «perché la ditta aveva stravolto il nostro progetto, che prevedeva 12 pale a valle del Monte Genzana, area soggetta a vincolo comunitario.

In più, ci era stato garantito che non sarebbe stata costruita alcuna strada per raggiungere l'impianto eolico, perché sarebbe stata utilizzata quella preesistente nel comune di Bugnara. Nell'ultima stesura del progetto, invece, abbiamo visto una strada da realizzare e sei pale, non più 12, sul Genzana. Inoltre non abbiamo mai ricevuto il certificato antimafia dalla prefettura di Napoli, seppur sollecitata più volte. Siamo comunque pronti a ricominciare daccapo l'iter dell'eolico».

«Siamo soddisfatti» commenta Camilla Crisante, presidente del Wwf Abruzzo «e favorevoli alle fonti rinnovabili che, insieme al risparmio energetico, devono consentirci di uscire dalla dipendenza delle fonti fossili. Però, riteniamo che gli impianti di produzione da fonti rinnovabili debbano essere correttamente localizzati. Auspichiamo che la vocazione di Introdacqua, uno dei Borghi più belli d'Italia, sia rispettata con scelte indirizzate verso l'ecocompatibilità e la valorizzazione di altre risorse».

Il progetto del 2008, partito all'unisono fra i Comuni di Introdacqua e Bugnara su un tracciato di sei chilometri e mezzo, passa per i monti Genzana e Rognone e i colli Sardo e Serra Rufigno. Prevede 20 pale eoliche alte settanta metri, con una base in cemento armato di 40 metri quadri l'una. La piantina iniziale prevedeva 12 pale sul territorio di Introdacqua e 8 su quello di Bugnara. Per una spesa complessiva da trenta milioni di euro e una stima di guadagno annuo di circa 500 mila euro.
Resta, invece, in piedi il parco eolico di Bugnara, progettato sempre dalla Nordest e osteggiato dai consiglieri comunali e dai comitati cittadini.

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