Paura sulla Ss80, donna di 82 anni si ribalta con un’utilitaria

Altri incidenti gravi sulla statale: due feriti. L’anziana ha riportato traumi in testa e al torace, fratture per un motociclista
L’AQUILA. Due incidenti stradali, a poche ore di distanza l’uno dall’altro, hanno segnato la giornata di ieri lungo la statale 80, una delle arterie più trafficate e purtroppo più insidiose del territorio. Il più grave si è verificato al chilometro 20+400, nel territorio di Pizzoli. Una Lancia Musa, condotta da una donna, per cause in corso di accertamento è uscita di strada ribaltandosi dopo un violento impatto. Non è escluso che l’auto abbia urtato contro un’altra vettura proveniente in senso opposto: su questo aspetto stanno concentrando gli accertamenti i carabinieri della stazione di Pizzoli, che hanno effettuato i rilievi di rito. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, impegnati nelle operazioni di soccorso e messa in sicurezza del veicolo, e il personale sanitario del 118.
La donna, 82 anni, è stata estratta dall’abitacolo e trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Al momento il quadro clinico resta delicato: i medici hanno diagnosticato un trauma cranico e toracico e disposto il ricovero in codice rosso. Un secondo incidente si è registrato nella zona di Arischia, sempre lungo la statale 80. In questo caso a rimanere ferito è stato un motociclista, finito rovinosamente a terra dopo aver perso il controllo del mezzo. L’uomo ha riportato fratture multiple agli arti e alla spalla, con una prognosi di 30 giorni. Anche in questo caso è stato necessario l’intervento dei sanitari del 118, che lo hanno stabilizzato e trasferito in ospedale.
Gli episodi riportano in primo piano la questione della sicurezza lungo la statale 80, già in passato teatro di numerosi incidenti, spesso gravi. L’arteria che collega L’Aquila con il versante teramano attraversa tratti particolarmente pericolosi, con carreggiate strette e curve insidiose che diventano ancora più rischiose in condizioni di traffico intenso o di maltempo.
Le due vicende, fortunatamente non mortali ma comunque serie, riaccendono l’attenzione sulle misure necessarie a garantire maggiore sicurezza a chi percorre quotidianamente questa strada, sia per lavoro che per spostamenti personali.
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