Percorsi turistici e visite guidate ai Cunicoli di Claudio

Il progetto è stato promosso dal Gal Gran Sasso Velino per valorizzare speleologia, trekking e ippica montana

AVEZZANO. Promozione territoriale e di marketing per il rilancio dei Cunicoli di Claudio. Le gallerie scavate dai Romani tra il 42 e il 51 dopo Cristo per far convogliare le acque del Fucino nel fiume Liri e avviare la prima opera di prosciugamento del lago del Fucino potranno essere visitate e diventare fonte di attrazione per i turisti.

Il Gal Gran Sasso Velino, con il sostegno della Regione Abruzzo, del Consorzio di bonifica della Marsica, della Sovrintendenza archeologica e dei Comuni di Avezzano, Luco dei Marsi e Capistrello, e la collaborazione del professor Ezio Burri, sta sviluppando un progetto di valorizzazione e promozione turistico-culturale dei Cunicoli di Claudio nell’ambito della cooperazione inter-territoriale “Abruzzo nel mondo” (Pic Leader). Ieri mattina, nella sede della Regione, è stato siglato il protocollo d'intesa che dà ufficialmente il via ai lavori. In sostanza il Gal, presieduto da Bruno Petrei sta creando una rete di percorsi turistici rivolti agli amanti della speleologia, del trekking, dell’ippica montana, in modo da intercettare e attrarre gli appassionati dei vari settori con offerte diversificate che possano valorizzare anche tradizione culinaria ed eno-gastronomici della Marsica.

«Con la firma del protocollo d'intesa da parte del presidente della giunta regionale, Luciano D'Alfonso, avviamo il recupero e la valorizzazione dei Cunicoli e dell'Emissario di Claudio del Fucino», ha spiegato il presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, «si tratta di una infrastruttura archeologica straordinaria e unica nel suo genere, costruita duemila anni fa, che con la sua collocazione rappresenta anche un volàno strategico per la promozione cultuale e turistica del territorio marsicano». Per la valorizzazione dei Cunicoli il Gal punterà alla promozione con un’accurata operazione di marketing che promuoverà e diffonderà il valore del sito archeologico e speleologico e dell’area circostante. «Il protocollo d'intesa», ha aggiunto Di Pangrazio, «consente di attivare un progetto di recupero generale delle infrastrutture idrauliche attraverso la partecipazione di più attori istituzionali; protocollo che prevede la progettazione di percorsi turistici e itinerari finalizzati alla promozione dei cunicoli e dei centri della Marsica, in particolare dei siti archeologici e delle collezioni museali riguardanti il prosciugamento del lago».

Eleonora Berardinetti

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