Perseguita coppia, a processo ex poliziotto

L’uomo (in concorso con moglie e figlia) accusato di minacce. Le vittime costrette a cambiare vita

L’AQUILA. Nuovi guai giudiziari per l’ex poliziotto Aldo Ruggero Scimia che solo poche settimane fa era stato destinatario di una misura cautelare, ovvero i domiciliari, per atti persecutori nei confronti di alcune persone. Ora il pm Stefano Gallo ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per lo stesso sessantenne imputato, la moglie e la figlia, per atteggiamenti analoghi nei confronti delle stesse persone. Si tratta di fatti avvenuti tra il 2014 e lo scorso anno, che verranno esaminati nel processo il cui inizio è previsto per il 23 maggio 2017. Secondo le accuse gli imputati avrebbero molestato una coppia ingenerando nella moglie e nel marito un grave stato d’ansia e timori anche per la loro incolumità costringendo queste persone ad alterare le loro abitudini di vita tanto da cambiare le utenze telefoniche e trasferirsi in altra abitazione. In particolare il 28 giugno del 2014 Scimia e le sue complici incontrarono in un bar la coppia che fu obbligata a uscire fuori dal locale pubblico e andar via. I tre imputati, in un momento successivo, salirono in auto e transitarono più volte, con fare minaccioso, davanti alla casa della coppia. Le altre due imputate, Norberta Speranza e Chiara Scimia, nel gennaio del 2015, entrarono in un supermercato nel quale incontrarono la coppia riempiendo di insulti la donna. Questa tentò di allontanarsi ma venne inseguita e dovette subire altri pesanti insulti.

Si tratta, più in generale, di comportamenti che, secondo l’accusa, si sarebbero ripetuti in modo permanente dal 28 giugno di due anni fa fino al 12 gennaio del 2015. Inevitabili, sulla scorta dei verbali della polizia, i rinvii a processo disposti dal giudice per le udienze preliminari Giuseppe Romano Gargarella. Gli imputati sono assistiti dai legali Francesco e Antonio Valentini.

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