Petizione per salvare la diocesi di Sulmona

Raccolte 500 firme in poche ore contro il piano di riordino della Cei: saranno consegnate al Papa

SULMONA. Raccolte 500 firme in poche ore contro la chiusura della diocesi di Sulmona-Valva. Dopo la lettera a Papa Francesco contro la soppressione, l’avvocato ed ex sindaco Lando Sciuba ha avviato una petizione. Sarà consegnata allo stesso pontefice.

Nel riordino previsto dalla Cei (Conferenza episcopale italiana) per via della spending review che ha colpito anche la Chiesa, le diocesi con meno di 90mila abitanti devono essere accorpate e chiuse. La raccolta firme è partita sul territorio diocesano subito dopo la lettera dell’avvocato a Papa Bergoglio e in poco tempo ha avuto un grande riscontro tra i cittadini. «Santità, si è purtroppo diffusa la voce, che però non è stata sinora smentita da alcuno, che la Cei vorrebbe sopprimere la diocesi di Sulmona-Valva per annetterne il territorio e la popolazione alla vicina diocesi di Avezzano, in quanto non supererebbe il numero di abitanti previsto e vi sarebbero difficoltà finanziarie e penuria di sacerdoti», ha scritto Sciuba nella lettera che accompagna la petizione. «Santità, Ti diciamo che Tu rappresenti, dinanzi al dilagare dell’indifferenza, della disattenzione e del calcolo, l’ultima speranza di salvezza per la nostra amata diocesi».

A sostegno della battaglia in difesa della diocesi sono intervenuti anche il vescovo Angelo Spina, l’ex sindaco Peppino Ranalli e l’ex priore della Confraternita di Santa Maria di Loreto Fernando Giannandrea. Quest’ultimo ha ribadito che la Chiesa «deve guardare alle persone e non certo ai numeri». Altre lettere di contrarietà sono state spedite al Papa e al presidente della Cei Angelo Bagnasco, dal collegio dei consultori e dai sacerdoti della Chiesa diocesana. Di recente si è detto contrario alla soppressione anche il Consiglio pastorale diocesano.©RIPRODUZIONE RISERVATA