VERTENZA CUP ASL

Pezzopane (Pd): «Silveri deve andarsene a casa»

L’AQUILA. «L’intera vicenda relativa ai lavoratori del Cup dell’Asl mette in luce, ancora una volta, le carenze gestionali del direttore generale e diventa sempre più urgente un suo avvicendamento»....

L’AQUILA. «L’intera vicenda relativa ai lavoratori del Cup dell’Asl mette in luce, ancora una volta, le carenze gestionali del direttore generale e diventa sempre più urgente un suo avvicendamento».

Così la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, che chiede le dimissioni del direttore generale dell’Asl provinciale dell’Aquila Giancarlo Silveri, per la vicenda del riassorbimento dei lavoratori del Cup dell’Aquila da parte della società Gpi che ha vinto il bando regionale.

«Una vertenza difficile, quella dei 32 lavoratori del Cup dell’Asl, che si è conclusa positivamente grazie all’impegno dell’Ugl con Giuliana Vespa in prima fila, all’appoggio della Cgil e all’unità dei lavoratori», spiega ancora la Pezzopane, che nei giorni scorsi aveva assunto una posizione molto netta, insieme al sindaco Massimo Cialente, per la tutela dei posti di lavoro. «L’intera vicenda è stata condotta in maniera superficiale da parte dell’Asl, che ha lanciato un segnale davvero strano e inquietante. Che bisogno c’era», prosegue la senatrice, «di licenziare i 32 lavoratori, paventando la trasformazione dei loro contratti a tempo determinato e perché imporre un periodo di prova? È un modo di procedere grave e antisindacale».

L’esponente del Pd annuncia anche che «a tale proposito ho inoltrato una richiesta di accesso agli atti all’Asl di Chieti per verificare com’è stata gestita l’intera vicenda dell’appalto. Voglio comprendere quali sono le ragioni dell’iniziale scelta del licenziamento, su cui poi fortunatamente si è fatto dietrofront».

Silveri nei giorni scorsi era intervenuto facendo pressione verso la Gpi perché ai lavoratori venissero proposti contratti a tempo indeterminato e non determinato.

Ora la vertenza pare risolta ma, secondo Pezzopane, questo caos poteva essere evitato in radice con una diversa gestione.

(cr.aq.)

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