LA POLEMICA

Pezzopane replica a Chiodi dopo il paragone con Razzi

L’AQUILA. «Povero Abruzzo nelle mani di Chiodi. Il presidente della Regione dev’essere affetto da un innato masochismo “tafazzista”, se afferma di essere felice di candidare Razzi». Pronta la replica...

L’AQUILA. «Povero Abruzzo nelle mani di Chiodi. Il presidente della Regione dev’essere affetto da un innato masochismo “tafazzista”, se afferma di essere felice di candidare Razzi». Pronta la replica di Stefania Pezzopane alle parole di Gianni Chiodi, il quale ha affermato di preferire Razzi a lei come candidato.

«Quello che è diventato lo zimbello di tutta Italia, il simbolo dell’incandidabilità», dice la Pezzopane, «da egli stesso osteggiato, adesso diventa il suo preferito. Addirittura lo plaude. Quanto a me, non ho mai avuto la velleità di essere gradita a Chiodi. Mi accontento di piacere agli abruzzesi, che mi hanno votato alle primarie. Sto facendo una campagna elettorale bellissima, carica di entusiasmo. Sfido Chiodi a fare altrettanto, girando per le case e per le piazze abruzzesi, a braccetto con Razzi. Gli abruzzesi sappiano dunque che chi vota Pdl vota un uomo come Razzi, distante anni luce dall’Abruzzo, non avendo mai operato in questa regione». «L’Italia e l’Abruzzo ripudiano la concezione politica trasformistica alla Razzi e Scilipoti. I capi del Pdl e il presidente della Regione, invece, arrivano a vantarsene. Pensavamo che nei 5 anni che abbiamo alle spalle avessero già toccato il fondo: ci sbagliavamo. Hanno dimostrato che sono capaci di peggio». Lo afferma il capolista del Pd alla Camera dei deputati Giovanni Legnini, commentando, per l’appunto, la dichiarazione con cui Chiodi ha affermato di «preferire Razzi alla Pezzopane». «Ma d’altronde», ha concluso, «ormai il distacco tra il Pdl e la società abruzzese è lunare».

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