AVEZZANO

Picchia la moglie davanti al figlio, allontanato dalla casa familiare

Lite in famiglia nella notte di San Lorenzo: arriva la polizia e per il marito scatta il divieto di avvicinarsi alla donna e alla sua abitazione 

AVEZZANO. Lite in famiglia nella notte di San Lorenzo: una donna chiama il 113 dicendo di essere stata picchiata dal marito. La Volante arriva sul posto e trova la donna costretta a rifugiarsi in casa di un vicino insieme al figlio. Per l’uomo scatta seduta stante l’allontanamento dalla casa familiare.

Nella serata del 10 agosto il personale della Squadra volante del commissariato di Avezzano interviene a seguito di richiesta di aiuto da parte di una donna, che in forte stato di agitazione aveva chiamato il 113 riferendo di aver discusso con il marito e di essere stata successivamente picchiata dall’uomo.

Gli operatori di polizia, arrivati sul posto, constatano che effettivamente, poco prima del loro arrivo, l’uomo, per futili motivi e al culmine di un’accesa discussione, aveva picchiato la moglie che si era vista costretta a fuggire dalla propria abitazione, insieme a un figlio minorenne presente all’aggressione. I due avevano trovato rifugio nell’appartamento di un vicino, da dove avevano chiamato la polizia.

La situazione e il quadro indiziario delineato rendono necessari, nell’immediatezza, l’adozione di provvedimenti nei confronti dell’uomo: scatta così l’allontanamento dalla casa familiare, previa autorizzazione, dapprima orale e successivamente scritta, del pubblico ministero di turno. Alla donna, che si è recata al Pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano, vengono riscontrate contusioni ed escoriazioni in varie parti del corpo e, pertanto, il responsabile dell’aggressione è stato denunciato per lesioni personali pluriaggravate.

Due giorni dopo, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano, nel convalidare la misura adottata la sera dell’aggressione, conferma il provvedimento dell’allontanamento dalla casa familiare, disponendo, nel contempo, l’ulteriore misura del divieto di avvicinamento dell’uomo alla parte offesa.