Picchia la moglie e umilia i figli, arrestato operaio all'Aquila

In manetta un operaio romeno accusato di maltrattamenti in famiglia. Secondo l'accusa picchiava e minacciava di morte la moglie, vessava la figlia e insultava e umiliava l'altro figlio

L'AQUILA. Minacciava e picchiava la moglie e ai due figli riservava umiliazioni disdicevoli. Per questo un operaio edile romeno è stato arrestato dai carabinieri su ordine di custodia cautelare in carcere. L'accusa è maltrattamenti in famiglia.

La misura restrittiva è scaturita in seguito alle indagini che i militari avevano intrapreso in seguito alla denuncia della moglie la scorsa primavera, continuamente sottoposta a vessazioni morali e fisiche da parte del marito. Le minacce erano particolarmente pesanti e consistevano in affermazioni del tipo "ho preparato e affilato bene il coltello", "ti è rimasto poco da vivere", "io ti ammazzo...".

L'uomo picchiava la moglie, arrivando quasi a soffocarla, tanto che in una di queste circostanze la figlia minore era stata costretta a intervenire in soccorso della madre, rimediando così colpi e botte anche lei.

L'uomo in una circostanza ha tagliato una parte dell'apparecchio dentale della figlioletta con delle cesoie, rinfacciandole di averlo pagato con denaro suo. Inoltre era solito molestare la figlia col fumo di sigaretta mentre lei era intenta a fare i compiti.

Quanto al figlio maschio, il padre spesso andava a orinare sul pavimento della sua cameretta da letto, per poi insultarlo.

La situazione era diventata a tal punto insostenibile che la donna si è trovata costretta a denunciare i fatti ai carabinieri che hanno acquisito referti medici e testimonianze dei vicini di  casa, spesso testimoni degli episodi di violenza.

Di qui la richiesta di applicazione di misura cautelare da parte del pm D'Avolio. L'uomo è stato condotto al carcere di Avezzano ed entro 5 giorni dovrà essere interrogato dal gip.
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