Pochi soldi in cassa Salta la Notte bianca e si punta sui musei

Ranalli: non aumenteremo le tasse, né taglieremo i servizi Abbiamo scelto di valorizzare la cultura legata al turismo

SULMONA. Il Comune vessato dai tagli rinuncia alla notte bianca e annuncia il progetto “Musei e chiese aperte”.

Il sindaco Peppino Ranalli preme il piede sull'acceleratore per rilanciare Sulmona città d'arte, ma non nasconde le gravi difficoltà economiche in cui versa l'ente.

«Quest'anno», spiega il primo cittadino, «abbiamo subìto ulteriori tagli ai trasferimenti da parte dello Stato, tagli che si quantificano in meno 190mila euro al fondo ordinario e circa 60mila euro al fondo dedicato al sociale. Non è nostra intenzione tagliare servizi o aumentare le tasse ai cittadini, quindi, è necessario fare altre scelte».

Già negli anni scorsi, il Comune ha subìto tagli per oltre 700mila euro annui. E così la scure si è abbattuta sulla Notte bianca cittadina, appuntamento di fine estate che, avviato qualche anno fa, ha richiamato sempre numerosi visitatori. Ma l'esecutivo ha deciso di indirizzare gli sforzi verso un'altra direzione e così il primo cittadino annuncia il progetto “Musei e chiese aperte”.

«Stiamo lavorando», aggiunge Ranalli, «per rilanciare la città come merita ed è impensabile che musei e chiese, per svariati motivi, siano chiusi in determinati periodi dell'anno. Nei prossimi mesi intendiamo offrire ai turisti, ma anche ai cittadini, la possibilità di vivere Sulmona in maniera diversa, con la possibilità di visitare i musei e tutte le chiese».

Il complesso dell'Annunziata, dove si trovano il museo civico e archeologico e la Domus di Arianna, quest'estate, è stato interessato da importanti lavori di consolidamento e, causa forza maggiore, i musei qui ospitati sono rimasti chiusi al pubblico.

«Ci dispiace aver annullato la Notte bianca», riprende Ranalli, «ma siamo convinti che i cittadini, anche i più giovani, comprenderanno i nostri sforzi. Bisogna assumersi la responsabilità delle proprie scelte: Sulmona avrebbe potuto beneficiare di oltre un milione di euro l'anno di ristoro ambientale dalla realizzazione di metanodotto e centrale di decompressione. Molti soldi, è vero, ma a che prezzo? È stato deciso di intraprendere un'altra strada e bisogna lavorare in tal senso, rilanciando la città», rimarca il sindaco, «per le sue ricchezze artistiche, storiche e ambientali. Il momento è difficile», conclude, «i continui tagli ai trasferimenti penalizzano molto il Comune, ma siamo fiduciosi e riusciremo nei nostri intenti».

Chiara Buccini

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