Policentrica: il Comune fa scelte senza sentire i cittadini

L’AQUILA. Secondo l’associazione Policentrica «nonostante il coro di voci in favore di un coinvolgimento attivo della popolazione nelle scelte urbanistiche e non, continuiamo a vedere compiersi l’esa...

L’AQUILA. Secondo l’associazione Policentrica «nonostante il coro di voci in favore di un coinvolgimento attivo della popolazione nelle scelte urbanistiche e non, continuiamo a vedere compiersi l’esatto contrario: progetti, piani di mobilità, installazioni, vengono calati dall’alto con grave danno per i beni comuni e col risultato di un progressivo scontento dei cittadini, già ampiamente disgustati dai giochi della politica. Dopo la cementificazione per il mercato di piazza d'armi e la localizzazione dell'auditorium nel parco del Castello, l'ultima “scorribanda” dei nostri amministratori riguarda il taglio di ben 37 alberi in via Paolucci, variamente giustificata dal Sindaco, che giunge come un’ulteriore maceria su questa “non città”. È giunto il tempo in cui non abbiamo più voglia di protestare a cose fatte, ma esigiamo piuttosto di essere riconosciuti quali legittimi protagonisti dello sviluppo urbanistico e socio-economico della nostra città. Le decisioni sulle strategie riguardanti il futuro della città e del suo territorio debbano essere discusse con la cittadinanza in una struttura pubblica, l'Urban Center. Si tratta di un'esigenza espressa, da tre anni e mezzo a questa parte, dai cittadini aquilani e, almeno a parole, anche dal ministro Barca che, sin dal primo incontro sollevava non solo la questione della partecipazione, ma persino quella di una mancanza di democrazia nell’Aquilano. Non l'apertura di un generico “ufficio per la partecipazione”, ma la creazione di uno spazio specializzato di informazione, di dialogo e di progettazione condivisa acquista un significato straordinario, poiché coincide con una fase particolarmente importante per la storia urbanistica della città. Una visione condivisa del divenire urbano, basato sull’informazione e sul coinvolgimento dell’intera comunità, potrebbe rivelarsi un fattore decisivo per consentire di ottimizzare la qualità urbana e paesaggistica delle trasformazioni all’interno della complessa operazione di ricostruzione e riqualificazione post-sisma.

Lo stesso programma di mandato di questa amministrazione prevede testualmente che “sarà adottato un regolamento comunale per spazi di partecipazione e dibattito pubblico a disposizione di tutti i cittadini”. Pretendiamo, quindi, che l'amministrazione rispetti la tempistica di tali interventi (ottobre 2012) e vigileremo sull’attuazione del programma di mandato».