Critico il preside della «Alighieri»: stiamo perdendo molti alunni

Posizionamento delle scuole Il piano non piace a tutti

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L’AQUILA. Ottimismo sui tempi di riconsegna dei lavori di consolidamento dei plessi scolastici emerge dal confronto tra genitori e studenti con il presidente della Regione, Gianni Chiodi. Ma è bagarre sul piano di riposizionamento delle scuole medie.

Al confronto di ieri pomeriggio a Paganica tra i responsabili del «Comitato scuole sicure», gli studenti, i rappresentanti di genitori e il presidente della Regione, ha partecipato anche il prefetto Franco Gabrielli. Davanti alla scuola elementare della frazione, tante persone indignate per la scelta di far tornare i bambini in quell’edificio anni 60. «Entro il 21 settembre data di avvio dell’anno», ha spiegato Chiodi, «sarà possibile sistemare tutte quelle scuole classificate B e C».

Chiodi ha comunicato anche che per il ripristino dei plessi classificati E sono stati previsti dei moduli già appaltati per circa 60 milioni di euro. Tra i moduli provvisori c’è quello in corso di realizzazione in zona Torrione, che ospiterà la scuola media Carducci. Sul posizionamento di questo stabile, però, una delegazione della scuola media «Dante Alighieri» dell’Aquila, ha chiesto un incontro con la Protezione civile, la Direzione scolastica e il Comune.

Secondo il preside della scuola, Giuliano Tomassi, «la scelta di realizzare proprio in questa zona, una nuova tecnostruttura che ospiterà la scuola media Carducci, stravolge la distribuzione geografica dei plessi, costringendo i due istituti a fare una sorta di guerra fra poveri per accaparrarsi gli iscritti». Allo stato attuale, la Dante Alighieri ha ricevuto una sessantina di richieste di nulla osta al trasferimento. «Paradossalmente», ha detto ancora il preside Tomassi, «il fatto di disporre di un istituto che ha risposto bene alle tensioni sismiche rischia di rivelarsi un’arma a doppio taglio, quando permane la paura delle strutture in muratura. Questa scuola sarà in grado di ospitare i ragazzi in perfetta sicurezza anche alla luce degli interventi di consolidamento».

In risposta, il preside della Carducci, Gabriello D’Antonio ha spiegato che «trovandosi in centro, la nostra scuola ha sempre servito questo bacino. Spostarla in zona ovest andrebbe a sovraccaricare un’altra area dove sussistono già Mazzini e Patini».