Precipitano per 600 metri: salvi

Gran Sasso, i tre sciatori sono scivolati a causa del ghiaccio. Uno è grave, ma fuori pericolo

L’AQUILA. Paura, ieri mattina, per tre esperti sciatori e alpinisti rimasti feriti sul Gran Sasso, dopo un volo di seicento metri. Quella che doveva essere una tranquilla giornata sulla neve d’Abruzzo ha rischiato di finire in tragedia: probabilmente per il manto ghiacciato essi sono scivolati a valle, da una zona a quota 2300 metri, arrivando fino a 1700 metri d’altezza. È successo ieri, intorno alle 9, tra il rifugio Duca degli Abruzzi e lo Scontrone dove avevano dormito. I tre, quasi cinquantenni, residenti a Roma, si trovavano con altri cinque amici marchigiani tutti appartenenti al Club alpino italiano delle Marche.

Uno di loro ha perso l’equilibrio scivolando a valle senza più riuscire a fermarsi. Un altro, a distanza di qualche secondo, ha travolto un suo compagno e tutti e due, a loro volta, sono precipitati nella stessa direzione. Una lunga scivolata, da brividi, terminata in un canalone pieno di neve che ha attutito l’impatto dei loro corpi, evitando, con tutta probabilità, conseguenze drammatiche. Feriti, ma salvi.

L’allarme è scattato subito. Un elicottero del 118 si è alzato in volo e ha raggiunto la zona. A bordo dell’eliambulanza anche esperti del Soccorso Alpino. I tre sono stati individuati e recuperati con un verricello e una barella. Un’operazione durata diversi minuti, poi il trasferimento all’ospedale dell’Aquila.

Uno di loro, F.A. (49), originario di Fabriano in provincia di Ancona, istruttore di scialpinismo alla scuola «Sibilla» del Cai delle Marche e dunque esperto di alta montagna, ha riportato le ferite più gravi: i medici gli hanno riscontrato diversi traumi e la frattura di alcune costole. Ma non è in pericolo di vita. Un altro, B.L. (47), ha avuto appena qualche ferita di lieve entità, ma anche loro sono finiti in ospedale per accertamenti. Illeso un terzo sciatore. Intanto il Soccorso Alpino torna a raccomandare la massima prudenza. Soprattutto quando, come ieri sul Gran Sasso, in alta montagna si trova neve ghiacciata, che può sempre rivelarsi piena d’insidie e di pericoli.

Giampaolo Gioia, autorevole esponente del Soccorso alpino, che ha partecipato alle operazioni di recupero, ha ricordato che si è trattato di un’uscita pericolosa visto che la neve era ghiacciata. E ha aggiunto che i due si sono salvati proprio nel punto dove pochi mesi fa morì un giovane aquilano.

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