Progetto Case, il Comune ora ricalcola i consumi
De Santis: troppe dispersioni imputabili ai materiali utilizzati dalle imprese Confermati gli sfratti per i morosi, 10 i milioni non rientrati nelle casse dell’Ente
L’AQUILA. Un nuovo regolamento per quantificare i consumi di acqua e gas negli alloggi del progetto Case. Ci sta lavorando l’assessore Lelio De Santis, che martedì verificherà con i dirigenti comunali l’adozione di un sistema di calcolo per millesimi sulle utenze, ispirato al modello utilizzato nei condomini. Il provvedimento verrà poi portato in giunta e in consiglio comunale, per essere approvato in tempi brevi. Intanto, l’assessore ribadisce la linea dura contro i circa 450 morosi totali residenti nei 19 quartieri provvisori, «appoggiata da tutta l’amministrazione comunale».
Iniziamo dalla novità: si tratta di un sistema di calcolo delle utenze che dovrebbe risolvere il problema delle evidenti differenze, nel consumo di gas e acqua, riscontrate tra una piastra e l’altra e anche all’interno dello stesso stabile: «Dopo le tante contestazioni» spiega De Santis, «e dopo aver verificato che ci sono disparità di consumi dovute al fatto che alcune piastre sono state costruite male o non rispettando le categorie energetiche, con grosse dispersioni soprattutto nei piani bassi, abbiamo deciso di adottare un nuovo regolamento, che si basa su un sistema di calcolo per millesimi, con l’aggiunta di alcuni correttivi. Lo stesso sistema che si usa nei condomìni, e che dovrebbe risolvere le molte criticità emerse negli alloggi provvisori. Naturalmente, ci avvarremo delle polizze fideiussorie nei confronti delle imprese che hanno costruito male le case. Martedì ci sarà una riunione tra il mio ufficio e i dirigenti degli altri settori. Invito i cittadini interessati», sollecita l’assessore De Santis, «ad iniziare a pagare le prime rate, in attesa che il consiglio approvi il nuovo regolamento che sanerà la situazione». L’invito a regolarizzare la propria posizione è esteso anche agli inquilini morosi, sia sul fronte delle utenze che dei canoni di affitto: «Dobbiamo recuperare 10 milioni di euro», dice l’assessore, «che non possono gravare sul bilancio del Comune. E non vogliamo finire all’attenzione della Corte di Conti. Lo ribadisco: c’è stata una riunione di giunta in cui ho avuto l’appoggio totale sulla decisione di passare alla linea dura. Non saranno più giustificati ritardi o pretesti. Siamo andati incontro alle richieste, prevedendo la rateizzazione degli importi e agevolazioni. L’avvocatura comunale sta già dando seguito ai miei solleciti e chi è risultato moroso totale e continua, nonostante la diffida ricevuta, a non pagare, verrà sfrattato». (r.s.)
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