La denuncia dei genitori di un bimbo

Pronto soccorso pediatrico: attesa di 4 ore e niente visita

L’AQUILA. Quattro ore di attesa nella sala d’aspetto del pronto soccorso pediatrico, senza essere visitato da un medico. È accaduto domenica scorsa a un bimbo aquilano di appena due anni, portato...

L’AQUILA. Quattro ore di attesa nella sala d’aspetto del pronto soccorso pediatrico, senza essere visitato da un medico. È accaduto domenica scorsa a un bimbo aquilano di appena due anni, portato all’ospedale San Salvatore con febbre alta e uno sfogo cutaneo su tutto il corpo.

A denunciare l’accaduto, i genitori del piccolo che parlano di «un servizio sanitario pubblico inaccettabile. Nostro figlio aveva la febbre molto alta», spiegano, «e uno sfogo cutaneo diffuso, simile a una malattia esantematica. Essendo giorno festivo, nell’impossibilità di far ricorso alla pediatra di base, che la domenica non è in servizio, ci siamo rivolti al pronto soccorso pediatrico. Ma abbiamo trovato un’amara sorpresa: il bimbo ha atteso invano quattro ore, senza che un medico lo abbia visitato. A questo punto abbiamo deciso di tornare a casa per evitare ulteriori complicazioni». La giovane coppia definisce «indecente» quanto accaduto, soprattutto «perché si tratta di pazienti molto piccoli, che andrebbero presi in custodia immediatamente per verificarne le reali condizioni di salute. Si parla tanto di buona sanità», affermano, «ma sono questi gli episodi che gettano un’ombra sull’operato di tanti professionisti».

La segnalazione è stata trasmessa al manager dell’Asl Giancarlo Silveri, che getta acqua sul fuoco: «La giornata di domenica», dichiara, «ha fatto registrare un’affluenza record al pronto soccorso pediatrico, con ben 25 ingressi. Ma è bene ribadire che, nei festivi e di notte, è in funzione la guardia medica, che può essere contattata per casi come questo. Il pronto soccorso, che dovrebbe accogliere i pazienti acuti, segue il protocollo del “triage”, pertanto i codici verdi sono costretti ad attendere per dare priorità alle urgenze». Un meccanismo che mette in crisi anche il pronto soccorso del San Salvatore, perennemente intasato, dove si registrano continue segnalazioni di ritardi e disguidi. «Va detto che il pronto soccorso pediatrico», incalza Silveri, «è un fiore all’occhiello della sanità aquilana. Le prestazioni vengono assicurate rispettando le normative e sono commisurate alle esigenze del territorio. Quando la richiesta, come in questo caso, non è appropriata si possono registrare delle disfunzioni. L’appello è a un utilizzo consono dei servizi di emergenza, che non devono sostituire la medicina di base». Il pronto soccorso pediatrico, ubicato al piano terra, vicino al reparto di Pediatria, è stato inaugurato dopo il sisma e realizzato grazie alle donazioni di Sky, con l’obiettivo di accogliere i piccoli pazienti in spazi a misura di bambino.

Monica Pelliccione

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