Prostituta aggredita e presa a cinghiate

Ricercato un uomo, s’ipotizza uno straniero. I residenti si ribellano: «È uno schifo, qui è proibito uscire di casa»

AVEZZANO. Aggredita e presa a cinghiate in pieno centro ad Avezzano. Una notte di terrore e violenza con protagonista, ancora una volta, una prostituta. È caccia aperta all’aggressore, presumibilmente uno straniero, di cui la polizia ha già ricostruito un identikit. Le indagini coordinate dal dirigente Paolo Gennaccaro sono in corso.

«Erano le due di notte», racconta una donna di Avezzano, testimone dell’accaduto. «All’incrocio tra via Sabotino e via monsignor Domenico Valerii siamo stati svegliati da urla, pianti. In strada una prostituta che si difende con quel che trova, lanciando anche rifiuti trovati nei secchi fuori dalle case. E corre sperando di fuggire da quell’uomo, inutilmente. Viene raggiunta, si sente il rumore degli schiaffi, il rumore di una probabile cinta con cui viene aggredita. Un uomo prova a scendere da casa per urlare a quel delinquente, per intimidirlo, ma non si può avvicinare, c’è il rischio che sia armato. Abbiamo chiamato la polizia più di una volta. Viene chiamato il 118. Questa è una normale notte nel mio quartiere», denuncia l’avezzanese, «dove chiunque sa che la sera, dalle 22, arrivano le prostitute. Una zona centrale, dove ci sono scuole, negozi, ristoranti. Chiamare una sera sì e una no la polizia non serve a nulla. Raccogliere firme neanche. Pubblicare articoli sui giornali per denunciare tutto questo degrado e andare in commissariato è inutile. La risposta è sempre la stessa: non possiamo fare nulla».

Sul fenomeno della prostituzione ad Avezzano è stata molte volte richiesta anche l’attenzione dell’amministrazione comunale. La polizia e i carabinieri hanno identificato e controllato le giovani, albanesi, romene e nigeriane. Due di loro sono state denunciate da una poliziotta per atti osceni in luogo pubblico. L’annuncio di multe anche ai clienti da parte della polizia locale, in seguito a una specifica ordinanza, è stato disatteso. Una prostituta, solo qualche notte fa, è stata rapinata a fine lavoro. I carabinieri erano di pattuglia a poche centinaia di metri e sono riusciti ad arrestare il suo aggressore, Mousseine Makroum, 30enne marocchino, già più volte arrestato per spaccio.

«Ciò che è normale è continuare ad avere paura di uscire», conclude la giovane avezzanese, «sia di giorno quando si incontrano extracomunitari ubriachi ai giardinetti della stazione, che di notte con le prostitute. Ciò che è normale è che una ragazza ha paura di rientrare a casa con la propria famiglia una volta superate le 22. È uno schifo».

La prostituta aggredita è stata portata in ospedale e medicata.

Magda Tirabassi

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