Protezione civile, per Riga uscita di scena al vetriolo

La replica del vicesindaco alle accuse di Vittorini e dell’assessore Giuliante Cialente prende tempo e annuncia: a primavera ci sarà una grande esercitazione

L’AQUILA. La delega alla Protezione civile riconsegnata dall’assessore Roberto Riga resterà per qualche altro giorno ancora nelle mani del sindaco Cialente, che promette di trovare al più presto una soluzione. O meglio l’assessore, tra quelli già in campo, a cui poter assegnare anche questo delicato settore sul quale da tempo infuriano le polemiche. In pole position l’assessore Alfredo Moroni, da molti considerato il braccio destro del sindaco. Ma c’è chi, all’interno della maggioranza, nutre più di un dubbio sull’opportunità di caricare ulteriormente quegli assessori già impegnati su più fronti. E c’è chi suggerisce per quell’incarico il nome di Emanuela Di Giovambattista, entrata in giunta con la delega alle Politiche sociali. Cialente dice di voler riflettere ancora un po’ sulla questione e annuncia per la prossima primavera una grande esercitazione di Protezione civile, da programmare con la Regione e il Dipartimento nazionale, che interesserà L’Aquila e i comuni limitrofi. Intanto, oggi e domani andrà in scena l’iniziativa «Terremoto, io non rischio», la manifestazione promossa da Protezione civile e Anpas in 211 piazze d’Italia e costata la delega a Riga. Infatti, il vicesindaco aveva puntato l’indice contro la Protezione civile e il suo capo Franco Gabrielli per il «mancato coinvolgimento» dell’Aquila. Fatti smentiti dallo stesso Gabrielli, il quale ha tirato fuori le carte, o meglio le lettere inviate al Comune e rimaste senza risposta. Lettere che l’assessore Riga l’altro giorno ha affermato di non aver mai visto, imputando agli uffici la defaillance. Inutili, a quel punto, le scuse a Gabrielli. Travolto dalle polemiche e dalla richiesta di dimissioni ripresentata da Vincenzo Vittorini (L’Aquila che vogliamo), Riga, dopo un burrascoso colloquio con Cialente, ha lasciato la delega, ma non la giunta. Il primo cittadino non ha perso tempo ad annunciare la restituzione della delega e lo svolgimento, recuperato in extremis, della manifestazione nazionale. Cosa che ha irritato, e non poco, il suo vice. «Solo grazie al mio intervento – prima di rimettere la delega – si è riusciti a organizzare all’ultimo momento», ha precisato, infatti, Riga, «l’evento promosso dalla Protezione civile e dall’Anpas. Iniziativa volta a promuovere la cultura della prevenzione e della sicurezza, che si terrà oggi pomeriggio e domani anche all’Aquila (piazza Duomo) così come in altre città italiane». Quindi il ritorno sulla gaffe con Gabrielli. «Gli ho scritto una lettera per scusarmi e, nel contempo, ho dato mandato al dirigente Mario Di Gregorio di avviare un’indagine interna per capire come mai la nota con la quale si invitava L’Aquila a partecipare non mi sia stata consegnata. Ho voluto assumermi le responsabilità della gaffe per preservare l’amministrazione», ha aggiunto, «soprattutto alla luce della conferenza stampa del capogruppo consiliare della lista civica L’Aquila che vogliamo, Vincenzo Vittorini, che ha chiesto le dimissioni mie e del sindaco».

Quindi la replica a Cialente che su Facebook aveva espresso più di un dubbio sulla «lealtà» di due dei tre consiglieri di Alleanza per l’Italia, il partito in cui Riga milita. «Api resta in maggioranza», ha tagliato corto il vicesindaco. «Tanto che in aula il gruppo ha votato la delibera sugli equilibri di bilancio, in coerenza col centrosinistra. Che poi tra Giuseppe Ludovici e Cialente non corra buon sangue è cosa che non riguarda il ruolo politico del partito con il quale il sindaco, se vuole, potrà avere un confronto». E non sono mancate, da parte di Riga, battute al vetriolo all’indirizzo di Vittorini e dell’assessore regionale Giuliante. «A Vittorini voglio dire che, invece di lanciare solo slogan, avrebbe potuto svolgere al meglio il suo ruolo di consigliere battendosi per garantire più risorse e persone al settore della Protezione civile comunale. In quanto a Giuliante, voglio dire che è solo lui a fare politica utilizzando le vittime del terremoto. È lui che dovrebbe promuovere e coordinare l’attività di Protezione civile nella regione. Cosa che continua a non fare nonostante le sollecitazioni che portano anche la mia firma». (m.m.)

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