TENTATA ESTORSIONE

«Quelli volevano demolirmi»

La senatrice Pezzopane: puntavano a coinvolgere anche Legnini

L’AQUILA. «Una vicenda assurda e sgradevole è arrivata finalmente a un primo approdo positivo». Questo il commento della senatrice Stefania Pezzopane dopo i quattro rinvii a giudizio per la vicenda della tentata estorsione nei suoi confronti. «Un tentativo squallido di denigrarmi e danneggiarmi», aggiunge, «che s’inquadra in una vicenda ben più complessa in cui sono coinvolte altre figure politiche, come l’ex presidente Chiodi. Addirittura in qualche intercettazione gli imputati esprimono l’intenzione di coinvolgere anche Giovanni Legnini. Nelle intercettazioni alcuni imputati esprimono l’intenzione di demolirmi politicamente, di distruggermi con storie assurde, ricatti, foto taroccate, addirittura con il coinvolgimento di altre persone, in particolare di una donna di cui si fa nome e cognome. Ma lucidamente e non avendo nulla da nascondere mi sono rivolta alle forze dell’ordine e all’autorità giudiziaria». «C’è da chiedersi», prosegue la parlamentare, «se gli imputati abbiano agito per proprio conto o se dentro un disegno che vede il coinvolgimento di qualche avversario politico o di certa stampa abituata a scandali inventati di sana pianta».

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