Ragazzi a lezione di anti-usura

L’associazione Jubilaeum incontra gli studenti del Liceo economico sociale

AVEZZANO. «Basta poco per entrare nella rete degli strozzini ed è poi difficile uscirne. La legge oggi però permette di denunciare gli usurai e di ricevere aiuto per pagare i debiti». Sono queste le parole di Angelo Lombardozzi, presidente della fondazione Jubilaeum, che opera in tutta la regione Abruzzo per aiutare chi rimane vittima dell’usura. Questa volta il pubblico non è quello degli adulti, che si vede nei centri di ascolto, ma in aula ci sono i ragazzi, ai quali la professoressa Donatella Ciaccia, ha già spiegato a scuola quello di cui si sarebbe parlato, all’incontro che si è tenuto in diocesi. Gli studenti della classe IV H del Liceo economico sociale “Benedetto Croce”, guidato dal preside Francesco Gizzi, hanno incontrato i responsabili della fondazione nata ad Avezzano nel 1997. A introdurre la lezione è stata la testimonianza di don Antonio Salone, per tanti anni presidente della Jubileum, che come sacerdote ha tante volte avuto a che fare con chi, disperato, chiede aiuto. «Non tutti trovano il coraggio di uscire dall’ombra», commenta don Antonio, «e sempre più spesso assistiamo anche a casi di suicidio. Ma questo non dobbiamo permetterlo. Il male dell’usura va combattuto alla radice». Ed è per questo che lo staff della fondazione incontra i giovani: per fare prevenzione. Per la fondazione Jubilaeum sono stati presenti all’incontro anche Paolina Romano, Costanza Giffi, Roberto Monacelli, Fausta Morgante e Renato Mendolicchio. La lezione, incentrata sul dettato della legge del 1996, contro l’usura, ha incitato i ragazzi a non aver paura di denunciare i casi di cui sono a conoscenza e di raccontare a casa quello che hanno appreso in classe. Subito dopo gli studenti hanno visitato i locali in cui la Caritas svolge la sua opera.

Magda Tirabassi

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