Rapinò architetto, va a processo

Colpo in villa a Massa d’Albe, a giudizio il quarto componente della banda

MASSA D'ALBE. È stato rinviato a giudizio il quarto componente della banda che aveva compiuto a febbraio del 2009 una rapina in una villa di Alba Fucens costata la vita a una studentessa di Terni e a un altro rapinatore. Si tratta di Meta Qatip, 27 anni, albanese, prima latitante, poi arrestato e poi scarcerato. È accusato di rapina aggravata, lesioni, porto di armi non autorizzato e sequestro di persona. Dovrà comparire davanti al collegio del tribunale di Avezzano il 17 marzo 2016. Durante la rapina, quattro persone erano entrate nell’abitazione e, minacciato il proprietario, si erano dileguati. Un bottino misero, quello fruttato ai criminali che si erano anche impadroniti della Ford Fiesta del rapinato, l’architetto Carlo Scoccia, 64 anni. La rapina aveva provocato la morte di una ragazza che si era trovata sulla via di fuga dei rapinatori. I rapinatori, nell’intento di seminare una macchina dei carabinieri all'inseguimento, avevano causato un incidente mortale. Uno dei rapinatori era morto nell’impatto. Un altro, Ylli Meta (25) è finito sotto processo. Ora anche il fratello finirà tra circa un anno davanti al giudice. A guidare i carabinieri verso gli albanesi arrestati erano stati i rilievi eseguiti sul luogo della rapina dai militari del reparto operativo del comando provinciale dell'Aquila e la scrupolosa ricostruzione della vita e del passato dei due albanesi da parte dei carabinieri di Tagliacozzo. I due fratelli sono difesi dall’avvocato Antonio Milo. (p.g.)

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