Rapina fotocopia alla Coop

Secondo colpo in 15 giorni, banditi in fuga sullo scooter

AVEZZANO. Rapina fotocopia alla Coop di Paterno, il secondo in due settimane. I soliti due malviventi erano armati anche stavolta di pistola, sono fuggiti sempre in sella a un motorino e hanno portato via lo stesso bottino, 3.000 euro. Il colpo è stato messo a segno alle stessa ora, prima della chiusura, e sempre di giovedì.

L’IRRUZIONE.
La banda è tornata a colpire al solito posto. Con ogni probabilità si tratta della stessa banda che il 18 febbraio ha messo a segno un colpo identico minacciando l’unica cassiera presente in quel momento nel supermercato.
E anche stavolta è stata presa di mira dai malviventi la stessa cassiera. L’irruzione è avvenuta nel tardo pomeriggio, prima della chiusura.

L’ARMA. La donna è stata minacciata con una pistola. Uno dei malviventi è entrato nell’attività commerciale con il volto coperto chiedendo alla donna di consegnare il denaro.
L’altro rapinatore, secondo i testimoni, era all’esterno che attendeva il complice con un motociclo acceso e pronto alla fuga, simile a quello utilizzato nella rapina di due settimane fa.

LA FUGA. Una volta afferrato il bottino, circa tremila euro, il rapinatore è uscito dal locale davanti agli occhi increduli dei clienti sotto shock. Al momento del colpo c’erano infatti circa quindici persone ancora impegnate a fare la spesa.
Fortunatamente la maggior parte di loro si trovava lontano dalla cassa. In pochi minuti i due hanno fatto perdere le loro tracce fuggendo tra le vie del paese. Lo scooter non è stato ancora rinvenuto dalla polizia.

LA BANDA. Secondo quanto emerso dagli accertamenti, la banda potrebbe essere la stessa che ha portato a termine il colpo precedente. La descrizione dei due uomini con li volto coperto corrisponde, così come quella del ciclomotore utilizzato per allontanarsi dalla Coop. Anche il modo di operare, secondo gli investigatori, ha delle similitudini rispetto a quello della banda che è entrata in azione a febbraio.

LE INDAGINI. Sul posto sono intervenuti gli agenti della squadra anticrimine del commissariato di Avezzano che hanno eseguito i rilievi per individuare tracce utili a risalire ai malviventi. Subito dopo la rapina sono stati allestiti dei posti di blocchi su tutto il territorio e l’area è stata circoscritta. Dei manigoldi, però, nessuna traccia. Probabilmente hanno abbandonato lo scooter in un luogo sicuro o tra la campagna e sono saliti su un’auto «pulita» in modo di eludere i controlli senza rischi. La polizia sta cercando inoltre di trovare analogie anche con le rapine avvenute negli ultimi tempi sul territorio. In particolare con quella portata a termine ai danni di un bar della frazione di Antrosano. Due persone a volto coperto hanno atteso l’arrivo del proprietario per prenderlo alle spalle, facendosi consegnare il denaro, circa cinquecento euro.

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