Rattoppa le buche a proprie spese La protesta di un agricoltore

CELANO. Il Comune non sistema una strada del Fucino che è un “percorso di guerra” e un imprenditore agricolo decide di provvedere a sue spese. Protagonista di questa storia Aniceto Ciaccia di...
CELANO. Il Comune non sistema una strada del Fucino che è un “percorso di guerra” e un imprenditore agricolo decide di provvedere a sue spese.
Protagonista di questa storia Aniceto Ciaccia di Celano, l’imprenditore agricolo che per motivi di lavoro percorre quotidianamente Strada 15, che fino a ieri era ricoperta di buche, alcune delle quali anche di notevole grandezza. «Sono andato più volte in municipio», ha spiegato Ciaccia, «ho segnalato la situazione e ricordato, se mai ve ne fosse stato bisogno, che la strada in questione è passata di competenza dal consorzio di bonifica al Comune di Celano. I miei tentativi di far intervenire l’ente sono andati a vuoto e, nonostante la tari sia aumentata notevolmente, i servizi non ci vengono garantiti». Quello di Aniceto Ciaccia è un vero e proprio sciopero al rovescio moderno, che si rifà a quelli del periodo compreso tra il 1949 e il 1952, quando divenne un formidabile mezzo di pressione sulle autorità centrali e periferiche per ottenere l’assorbimento della manodopera disoccupata tramite interventi statali nel settore dei lavori pubblici, o come venne nel Fucino contro Torlonia. Azione che nonostante l’allora terribile repressione da parte delle forze dell’ordine diede importanti risultati. «A distanza di anni sono stato costretto a fare quello che fecero mio nonno e mio padre», prosegue, «uno sciopero al rovescio, che sto portando avanti insieme ad alcuni miei collaboratori. Il materiale l’ho acquistato io, ora mi auguro che anche altri colleghi seguano il mio esempio. Le strade che attraversano il Fucino ora sono di competenza dei Comuni». Ciaccia è stato anche consigliere comunale d’opposizione del Pd.
Dante Cardamone
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