Reduce di Russia saluta gli alpini via web

Collegamento tra L’Aquila e il contingente in Libano, ospite il 94enne Nori di Isola del Gran Sasso

L’AQUILA. Gli alpini abruzzesi del Battaglione L’Aquila, attualmente schierati in Libano, hanno celebrato la memoria delle gesta degli eroi di Selenyj-Jar, con un collegamento video con la nuova sede della sezione dell’ Ana Abruzzi (Associazione nazionale alpini ) all’Aquila.

«Le penne nere abruzzesi del Battaglione alpini L’Aquila, durante la battaglia di Selenyj-Jar (Russia) nel 1942 scrissero pagine di epico eroismo», si legge in una nota, «tenendo testa alle soverchianti forze avversarie in condizioni climatiche estreme e con perdite ingenti. A ricordo della battaglia sul quadrivio di Selenyj-Jar, i caschi blu del Battaglione alpini L’Aquila hanno realizzato e condiviso con gli alpini dell’Ana un documentario che racconta le dinamiche della battaglia evidenziando l’astuzia, la tenacia, il sacrificio ed il valore militare degli alpini abruzzesi che in Russia mantennero salda la difesa sul Don permettendo il ripiegamento dell’Armata italiana».

Presenti al collegamento il generale di Divisione Luciano Portolano, comandante di Unifil, il presidente dell’Ana Sezione Abruzzi Giovanni Natale, il generale di brigata Franco Federici comandante della Brigata Alpina Taurinense e comandante del contingente italiano in Libano, l’assessore Maurizio Capri, in rappresentanza del Comune dell’Aquila, il colonnello Antonio Sedia comandante del Nono Reggimento Alpini, il tenente colonnello David Colussi comandante del Battaglione alpini L’Aquila.

Numerosi i momenti significativi del collegamento tra L’Aquila e il Libano.

«Non solo il ricordo dei nostri avi caduti e le parole di vicinanza e apprezzamento delle istituzioni presenti», prosegue la nota, «ma a emozionare i numerosi alpini della missione Unifil ha contribuito la testimonianza diretta del reduce Ercolino Nori di Isola del Gran Sasso, in provincia di Teramo, un ragazzo abruzzese di 94 anni che quella battaglia l’ha combattuta davvero, e che insieme a pochissimi suoi corregionali è riuscito a tornare sulle montagne abruzzesi. Infine, alcuni componenti della fanfara della Brigata alpina Taurinense presenti in Libano hanno inteso omaggiare la sezione Ana Abruzzi con musiche della tradizione alpina e popolare abruzzese».

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