Riapre il centro prelievi sangue

7 Febbraio 2020

Per i donatori finisce l’odissea verso altre strutture sanitarie

CASTEL DI SANGRO. Sarà nuovamente possibile effettuare donazioni di sangue aCastel di Sangro. Il governo regionale, dopo alcune settimane di polemiche e proteste anche da parte delle associazioni di volontariato locale, ha rilasciato l’autorizzazione e l’accreditamento dell’unità di raccolta fissa del sangue all’ospedale di Castel di Sangro. A bloccare l'attività del centro di prelievo era stato un provvedimento della Regione Abruzzo, che nel mese di novembre scorso aveva chiuso i locali di raccolta del sangue situati nel presidio ospedaliero, costringendo centinaia di donatrici e donatori del territorio dell’Alto Sangro a recarsi in altre strutture sanitarie per continuare a praticare la donazione.
«Dopo l'inaspettata chiusura del servizio», spiega il sindaco Angelo Caruso, «mi sono immediatamente attivato per far riproporre l’istanza dall’Azienda sanitaria locale ed ho seguito costantemente i successivi sviluppi del caso, rimandando in continuo contatto con l’assessore regionale Nicoletta Verì e il presidente della giunta Marco Marsilio per arrivare al rilascio dell’autorizzazione. Esprimo la mia soddisfazione per il positivo esito della vicenda, che si conclude con il ripristino dell’unità di raccolta fissa del sangue nuovamente all’interno del nostro ospedale».
Nelle scorse settimana, a causa proprio della sospensione del servizio, il primo cittadino di Castel di Sangro era invece finito al centro di alcune dure polemiche. I consiglieri di minoranza, Daniele Marinelli e Diego Carnevale, avevano attaccano il sindaco ritenendolo responsabile dell’ennesimo schiaffo alla sanità del territorio. A protestare erano state anche l’associazione Cittadinanzattiva e il Tribunale per i diritti del malato, che avevano inviato una nota al governatore regionale Marsilio per chiedere di sospendere il diniego in attesa di sistemare le carenze strutturali evidenziate dalla commissione sanitaria.
Il centro prelievi del capoluogo altosangrino, che ha nuovamente la possibilità di ospitare i donatori Avis e Fidas ed altri non “tesserati”, ha invece riottenuto lo scorso 3 febbraio l’accreditamento da parte della Regione.
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