La zona delle ricerche: il massiccio del Velino con la Valle del Bicchero e la la Valle della Genziana

AVEZZANO

Ricerche degli escursionisti, in arrivo un altro spalaneve / VIDEOINTERVISTA

Dopo l'incidente dell'elicottero, è previsto l'impiego di un nuovo gatto delle nevi trasportato da un Tir eccezionale da Bolzano. L'area di ricerca estesa alla Valle Genziana

AVEZZANO. I soccorritori non mollano. Anzi, raddoppiano i loro sforzi e la speranza. E cosi ci riprovano, con un altro gatto delle nevi. Nel settimo giorno delle ricerche partite anche oggi alla volta della zona in cui si presume che i quattro escursionisti siano stati travolti domenica scorsa da una valanga sul Monte Velino, e dopo l'incidente del mezzo spalaneve fatto precipitare dall'elicottero dei vigili del fuoco che lo stava trasportando nella zona delle operazioni delle ricerche, arriva la notizia che un altro mezzo spalaneve sarà impiegato dai soccorritori. A confermarlo è Giancarlo Bortolotti, presidente della società Monte Magnola Ovindoli che già aveva messo a disposizione lo spalaneve dal valore di 450mila euro andato poi distrutto. A dimsotrazione che non vuole lasciare nulla d'intentato.

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Escursionisti dispersi, si lavora per riprovarci con un altro spalaneve
Videointervista di Giancarlo Bartolotti presidente della società Monte Magnola impianti (di Antonio Oddi)

Il nuovo gatto delle nevi arriverà questa volta da Bolzano e su un Tir adibito ai trasporti eccezionali. Il mezzo dovrebbe arrivare domani, sempre se le condizioni meteo lo consentiranno. Intanto l'area delle ricerche è stata spostata più a nord della valle Majelama, nella zona della Valle della Genziana. E' qui infatti che il potente sonar "Recco" _ installato nei giorni scorsi _ ha rilevato segnali metallici che possono essere riconducibili ai telefonini e/o alle attrezzature (ad esempio le piccozze) che avevano gli escursionisti al momento della loro scomparsa.

Un altro elemento che induce i soccorritori a ritenere che i quattro siano nella Valle della Genziana è che sembra fossero muniti di ramponi con i quali in genere si percorrono pareti più solide come appunto quelle presenti in quella zona. Il problema è che nella Valle della Genziana nel passato (anni Sessanta) si sono svolte operazioni militari e che le tracce captate possono essere riconducibili ai residui lasciati da anni e da altri rifiuti metallici. (a.mo.)

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