Ricostruzione, costi dei lavori gonfiati La procura dell'Aquila apre un'indagine

Ristrutturazioni sospette, la polizia verifica se qualcuno ha gonfiato i costi

L'AQUILA. Qualche denuncia con sospetti di costi di lavori gonfiati rispetto alle previsioni è arrivata e per questo motivo si indaga da parte della polizia giudiziaria della Procura anche sulle ristrutturazioni di alcune case classificate A.

Si tratta di quelle case che hanno avuto dei danni non rilevanti ma sulle quali qualcuno intenderebbe - per ora è un sospetto - specularci. Ma il caso che sarebbe stato più frequente è quello di abitazioni che non hanno ricevuto alcun danno dal sisma ma per le quali sarebbero state avanzata comunque delle richieste di contributi indebite per la ristrutturazione.

E, in qualche caso, i lavori sarebbero stati anche già eseguiti. Anche per questi episodi il reato che si ipotizza è la truffa e per adesso si indaga contro ignoti. Gli accertamenti non sono facili anche perché, al di là delle soffiate, si tratta di periziare bene gli alloggi. Ma ci sono occhi puntati anche su coloro che hanno simulato danni anche per delle vere inezie come rifare il bagno o qualche camera da ritinteggiare e che ora rischiano di finire sotto accusa per vantaggi davvero poco significativi. Nella casistica dei «mini raggiri» sotto la lente di ingrandimento pure i danni procurati volutamente, e dunque non dal terremoto, per poterci lucrare sopra.

Questi episodi di presunte attività truffaldine si registrano in maniera più o meno evidente non solo nel capoluogo ma anche nei paesi del cratere. Non sono moltissimi ma quanto basta per sollecitare gli investigatori i quali, nel caso specifico, si lamentano della scarsa collaborazione di chi potrebbe informarli e per svariate motivazioni non lo fa.

A proposito di ristrutturazioni, ma in questo caso di parla di Case E, e dunque, ancora da avviare, in alcuni condomini, come alla Torretta, è stato chiesto ai titolari delle imprese di utilizzare (quando e se i lavori saranno avviati) il più possibile manodopera aquilana non solo per aiutare la città. Ma anche perchè la gente sembra fidarsi sempre meno di chi non conosce.

VIA XX SETTEMBRE 79. Delusione delle parti civili per il fatto che difficilmente la perizia sul crollo dello stabile di via XX Settembre 79, dove sono decedute nove persone, potrà essere discussa il 26 gennaio del prossimo anno. Infatti, secondo quanto riferito gli interessati, i lavori peritali non stanno seguendo i tempi che ci si era prefissati. Per cui è probabile che possa esserci una inevitabile proroga che scontenta non solo le parti civili ma anche i sospettati i quali resteranno ancora a lungo sotto accusa mentre, con le loro dichiarazioni, tengono a ribadire l'estraneità ai fatti. Questo grazie anche a una precedente consulenza la quale sembra escludere che il crollo parziale del fabbricato possa essere imputabile alla realizzazione di un vicino nuovo edificio.

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