«Rimborsi negati, ora la Asl ci incontri»
AVEZZANO. È un appello in piena regola per ottenere un confronto con la Asl. A lanciarlo è la dottoressa Lucia Di Lorenzo, amministratore unico della omonima clinica di Avezzano, ed è rivolto al...
AVEZZANO. È un appello in piena regola per ottenere un confronto con la Asl. A lanciarlo è la dottoressa Lucia Di Lorenzo, amministratore unico della omonima clinica di Avezzano, ed è rivolto al presidente Marco Marsilio, affinché si faccia promotore di un incontro con il manager della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Ferdinando Romano. «Nel 2023 la Regione Abruzzo, al fine di arginare la crescente mobilità passiva in ambito sanitario», osserva la Di Lorenzo, «che prevedeva la possibilità di ampliare i budget degli erogatori accreditati al fine di ridurre la mobilità sanitaria relativa all’alta complessità assistenziale, ha assegnato alle case di cura della Regione un budget aggiuntivo per il biennio 2023-2024. Così, la nostra struttura, già negli ultimi tre mesi del 2023 ha prodotto un importo aggiuntivo, rispetto al quadriennio 2016-2019, pari a circa 320mila euro di alta complessità. La Asl non ha provveduto al pagamento delle prestazioni erogate e nonostante le sollecitazioni della Regione tutto è fermo». A settembre la casa di cura ha convocato i sindacati e ha comunicato «di non poter stabilizzare 5 dipendenti che hanno perso il lavoro e di non poter pagare gli stipendi di novembre».
Ora Di Lorenzo ha chiesto un intervento anche al sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio.