Avezzano

Rissa durante il concerto con lo spray al peperoncino, c’è un quinto indagato

4 Luglio 2025

Si tratta di un ventenne egiziano: spruzzandolo, aveva provocato il panico tra la folla. Nel tafferuglio è stata anche morsa al naso una carabiniera

AVEZZANO. C'è un quinto indagato per la rissa scoppiata domenica sera in Piazza Risorgimento, ad Avezzano, durante il concerto “Magia '90”. Si tratta di un egiziano di 20 anni residente ad Avezzano, accusato di rissa e getto pericoloso di cose. Tutti gli indagati saranno ascoltati oggi dalle autorità competenti. L'episodio, avvenuto domenica poco dopo le 23 sul lato della piazza che affaccia sui portici, ha scatenato momenti di puro terrore.

Proprio durante la rissa è stato spruzzato dello spray al peperoncino che ha seminato il panico tra la folla, costringendo gli organizzatori a sospendere immediatamente lo spettacolo per garantire la sicurezza del pubblico. Le conseguenze non si sono fatte attendere: due persone, tra cui un minore di soli 13 anni, hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso per irritazioni agli occhi e fastidi alla gola, senza però riportare conseguenze permanenti.

Per le indagini, portate avanti dai carabinieri della compagnia di Avezzano con la collaborazione della polizia di Stato e la polizia locale di Avezzano, sono stati determinanti i filmati delle telecamere di videosorveglianza comunale. Proprio grazie alla riprese è stato possibile identificare e bloccare rapidamente i primi quattro responsabili. Si tratta di tre stranieri e una donna. Attualmente, i tre uomini sono detenuti nel carcere di Avezzano, mentre la donna si trova nella sezione femminile del carcere di Teramo, tutti su disposizione del procuratore Maurizio Maria Cerrato. Ai quattro si è aggiunto anche un quinto indagato, il 20enne egiziano, che oggi sarà ascoltato.

Durante il tentativo di sedare la rissa, una vice brigadiera dei carabinieri ha subito una brutale aggressione: è stata morsa al naso, riportando lesioni per le quali è stata prognostizzata una guarigione in sei giorni. Tutti i primi quattro arrestati sono stati accusati in flagranza di reato per rissa, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni a pubblico ufficiale. L'intervento congiunto e tempestivo delle forze dell'ordine – carabinieri, polizia di Stato e polizia locale – ha permesso non solo di bloccare i tre uomini e la donna, ma anche di ripristinare la normalità e contenere la situazione che rischiava di esplodere vista la presenza di numerose persone.

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