Riti satanici in una cava abbandonata a Trasacco

I lumini mandano in fiamme una roulotte e all’arrivo dei pompieri si scopre la strana simbologia

TRASACCO. Hanno scelto la notte di Halloween, la notte legata al mondo dell’occulto che ormai è diventata una moda anche in Italia, per compiere quello che ha tutte le caratteristiche di un rito esoterico. Lumini, una sepoltura improvvisata, croci, bambole, un fantoccio che ha le sembianze di un sacerdote. È ciò che carabinieri e vigili del fuoco si sono trovati di fronte quando l’altra notte sono intervenuti per un incendio divampato in un container e in una roulotte in via Pecorale, a Trasacco. Una messa satanica, un gioco malriuscito di un gruppo di adolescenti o c’è dell’altro? Sul caso è stata avviata un’indagine, visto che la Marsica non è nuova a fenomeni di questo tipo.

Chi ha predisposto il rito, utilizzando una vecchia cava nei pressi del cimitero del paese, non ha fatto i conti con le forti raffiche di vento. Così i lumini hanno innescato il rogo delle attrezzature. Il terreno è di proprietà di un imprenditore edile di Trasacco, ovviamente estraneo ai fatti.

I vigili hanno spento l’incendio e hanno rimesso in sicurezza l’area, salvando anche diversi materiali, posizionati sul terreno utilizzato come rimessa. Nel piazzale un’enorme croce fatta con blocchi di cemento, la simulazione di una tomba, con una coperta di lana avvolta che presumibilmente avrebbe dovuto accogliere l’anima tornata sulla terra. Tanti gli oggetti messi a contorno della improvvisata tomba. C’era di tutto. Un cavallo giocattolo dai fluenti capelli fucsia, una borsetta rosa, dei peluche, un vaso con una pianta. E poi una bicicletta, una tanica di vino, una bottiglia di vodka, due cavalletti con su altrettanti specchi. Poco distante dalla croce è stato acceso un fuoco, circoscritto con delle pietre.

Tutta l’area è stata circondata con dei lumini. Sono questi che hanno dato origine al rogo, accendendo fiamme che hanno bruciato la roulotte e il container. Sul posto, intorno alle 4.30 del mattino, sono arrivati i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Avezzano.

I militari hanno stilato una dettagliata relazione che è ora al vaglio degli uomini del nucleo operativo al comando del tenente Marco Mascolo.

Gli inquirenti non escludono alcuna pista, ma vista l’ora non credono nell’opera di un gruppo di ragazzini. Il materiale trovato è stato fotografato e sequestrato.

Nella Marsica non è la prima volta che qualcuno dà vita a un rito satanico o che richiama l’occulto. Episodi simili ci sono stati ad Avezzano, a Marano di Magliano, a Santo Iona frazione di Ovindoli. In alcuni casi sono stati profanati i cimiteri.

Magda Tirabassi

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