Un alpino durante un’esercitazione sul Monte Stabiata

L'AQUILA

Sì alle esercitazioni degli alpini nel Parco, ma con delle regole

Attività in alcune date, esplosioni vietate (anche a salve). Gli ambientalisti: "Decisivo il nostro intervento"

L'AQUILA. Il Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, presieduto da Tommaso Navarra, ha espresso parere favorevole alle esercitazioni del IX Reggimento alpini nell’area di Monte Stabiata che si trova a cavallo dei comuni di Pizzoli e L’Aquila (non lontano dalla frazione di Collebrincioni). Tecnicamente si tratta di un «parere favorevole in merito alla Valutazione di incidenza ambientale (Vinca) relativa alle attività addestrative in bianco da svolgersi presso il poligono di tiro occasionale di Monte Stabiata».

Il parere è condizionato al rispetto delle seguenti prescrizioni: «Per tutte le tipologie di attività gli eventuali mezzi motorizzati utilizzati dovranno percorrere esclusivamente le strade comunali esistenti senza interferire con gli habitat circostanti; le esercitazioni relative alla tipologia A (attività addestrative in bianco) vengano svolte sempre a piedi e senza l’effettuazione di alcuna tipologia di esplosione, neanche a salve, e vengano preferibilmente concentrate anteriormente al 15 aprile in maniera da essere meno presenti sul territorio e mitigare i disturbi tra il 15 aprile e il 30 giugno (periodo più delicato per la fauna); i 3 giorni di attendamento (attività B) vengano concentrati in date anteriori al 15 aprile; le esercitazioni relative alla tipologia C (addestramento in bianco con i mortai) potranno essere svolte con meno urgenza anche dopo il 15 aprile in quanto si tratta esclusivamente del montaggio dei mortai in batteria a bordo della strada comunale esistente, senza percorrere, neanche a piedi, gli habitat circostanti; le attività addestrative che dovranno tenersi successivamente al 15 aprile e fino al 30 giugno siano organizzate senza l’utilizzo di alcun mezzo motorizzato, con partenza del personale a piedi dalla caserma, salvo condizioni climatiche avverse; il generatore indispensabile all’illuminazione dell’attendamento sia scelto tra quelli meno rumorosi e venga dotato di barriere mobili fonoassorbenti antirumore; il personale impegnato nelle esercitazioni sia rispettoso di osservare la massima disciplina in termini di silenzio e rispetto, nel lasciare ogni posto pulito e ordinato».

Il parere (favorevole) è valido «per le tre tipologie di attività da svolgersi entro il 30 giugno. Per le esercitazioni successive sia redatto uno Studio di valutazione d’incidenza appropriato che preveda, tra l’altro, l’esclusione dell’effettuazione delle esercitazioni durante il periodo di riproduzione della fauna selvatica presente, nonché tutte le misure di mitigazione che si riveleranno necessarie in relazione alle valenze ambientali rilevate». Le esercitazioni militari mesi fa erano finite nel mirino di alcuni abitanti di Collebrincioni che lamentavano sia i disagi derivanti dal passaggio nel paese dei mezzi militari e sia i danni ambientali in un’area che ricade nel territorio del Parco.

Foto satellitari monte Stabiata (Google maps)

La nota degli ambientalisti. "Il Comitato Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Abruzzo ha espresso parere favorevole per il 2022 alle esercitazioni degli Alpini al poligono di Monte Stabiata solo dopo lo stralcio dell'iniziale proposta di condurre attività fuori strada con i mezzi militari", si legge sul comunicato firmato da Stazione ornitologica abruzzese, Altura, Salviamo l'Orso e Lipu. "Ricordiamo che nel sito sono state svolte per decenni esercitazioni a fuoco e con mezzi pesanti, nonostante fosse un parco nazionale. Attività che avevamo immediatamente segnalato come incompatibili vista anche la situazione sul campo con il cotico erboso solcato da una miriade di piste visibili addirittura dalle foto satellitari. Per non parlare di un'area risultata contaminata da metalli pesanti per la quale da anni è ancora aperta una procedura presso il Comune di L'Aquila. Quelli sono habitat tutelati a livello europeo che ospitano comunità di fauna e flora protetti dalle normative comunitarie.

Foto satellitare monte Stabiata (Google maps)

Gli alpini, dopo aver ottenuto il nulla osta del parco, potranno praticamente fare attività nel 2022 con accampamento di 50 persone ed esercitarsi esclusivamente a piedi. Continuiamo a pensare che un'area protetta non debba essere destinata in generale a queste esercitazioni anche in considerazione dell'esistenza di siti alternativi in zone non tutelate. Ora in ogni caso bisogna imporre il ripristino degli habitat e concludere la procedura di bonifica ancora aperta. Siamo certi che il sindaco di L'Aquila, che oggi plaude all'ok del comitato VIA, si darà da fare con altrettanta solerzia per il restauro ambientale di tutte le aree".

Qui il parere del Comitato VIA: