Alla direttrice, suor Mirella Del Vecchio, è stata conferita l’onorificenza «La stella della Solidarietà» per il suo «comportamento eroico»<BR>

San Gregorio, è stata ricostruita la Casa famiglia

All'inaugurazione Letta e Bertolaso. I lavori sono stati finanziati dalle imprese assicuratrici

 SAN GREGORIO. «Questa storia comincia la notte del 6 aprile 2009, è una storia a lieto fine eppure non è una favola». La storia è quella dei bambini della Casa famiglia "Immacolata Concezione" di San Gregorio, che hanno rischiato la vita la notte terribile del terremoto. Ora sono rientrati nella loro "casa" ricostruita dall'Ania con 1,3 milioni di euro e possono raccontare la loro storia.  Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte il sottosegretario Gianni Letta e il capo della Protezione civile Guido Bertolaso.  Sono attualmente 24 i bambini affidati alle suore dal Tribunale dei minori, altri sono, invece, iscritti alla scuola materna, ricostruita "con legno donato dai Padri di Don Orione", ha spiegato la direttrice, suor Mirella del Vecchio. E' diventata un po' la protagonista della storia, Suor Mirella, l'eroina che la notte del sisma è riuscita a salvare dalle macerie, personalmente o indicando dove cercare i bimbi ai Vigili del fuoco.  La loro storia i bambini l'hanno descritta in un libricino, distribuito ieri durante la cerimonia, una festa in piena regola a cui hanno preso parte, oltre al sottosegretario alla presidenza del consiglio e al capo della Protezione civile, anche il presidente dell'Associazione nazionale imprese assicuratrici, Fabio Cerchiai, e numerose autorità, fra cui l'arcivescovo Giuseppe Molinari, il prefetto dell'Aquila Giovanna Iurato e i rappresentanti di Comune, Provincia e Regione. Grazie alla solidarietà dell'Ania, ora i bambini e le 12 suore hanno un posto sicuro dove dormire. «Un esempio di cosa vuol dire solidarietà nel senso autentico e non retorico della parola» ha commentato Letta. «Qualche volta c'è stata difficoltà a tradurre le intenzioni e le opere. Abbiamo visto invece oggi due realizzazioni» ha aggiunto, riferendosi a Casa Onna, inaugurata sempre ieri «testimonianza che quando c'è armonia d'intenti e volontà di cooperare allo stesso fine, si può fare tutto e bene».  Nelle stanze della Casa famiglia si sente ancora odore di vernice e legno fresco: «Sono state riaperte alle attività e alla vita il 18 settembre scorso, 10 mesi dopo l'inizio dei lavori» ha spiegato suor Mirella, mostrando gli spazi della casa.  Seduta fra i bambini nella stanza dei giochi c'è anche Christine, rimasta sotto le macerie 8 ore e mezzo. Ne è uscita illesa. Meno fortunata è stata invece suor Anna Palumbo, rimasta uccisa sotto le macerie e ricordata ieri dal vescovo.  «Dobbiamo guardare al futuro con più spiritualità e pacatezza» ha aggiunto Letta «supereremo presto anche la fase della ricostruzione. L'impegno dell'Ania è un esempio non di fredda elargizione di denaro, che pure serve, ma la prova di un'opera partecipata, condivisa».  Al termine della cerimonia, Letta ha consegnato la "Croce della solidarietà" a suor Mirella. Un gesto al quale la direttrice dell'Istituto ha risposto con un «grazie dal profondo del cuore».

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