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Sasà, il detenuto cantautore che scrive per Gragnianiello

SULMONA. Da detenuto del carcere di Sulmona ad autore di canzoni per affermati cantautori napoletani. È la storia di Sasà, al secolo Salvatore Cosenza, napoletano di Fuorigrotta, che dopo la...

SULMONA. Da detenuto del carcere di Sulmona ad autore di canzoni per affermati cantautori napoletani. È la storia di Sasà, al secolo Salvatore Cosenza, napoletano di Fuorigrotta, che dopo la drammatica esperienza del carcere è riuscito a reinserirsi alla grande nel mondo di tutti i giorni. Una storia esemplare e di riscatto sociale, quella di Sasà, che è stata scritta grazie alle sue capacità e alla sua grande forza di volontà. Ma anche grazie all’incontro con Frank Mastrogiuseppe, educatore del carcere che lo ha seguito nella sua permanenza tra le sbarre. Nel periodo della sua carcerazione scrive 18 racconti nei quali trasmette i suoi sentimenti quotidiani e il percorso tortuoso del carcere. Sasà doveva scontare una pena per ricettazione ed estorsione, fino all’agosto 2015. In virtù del comportamento esemplare, ha ottenuto dal giudice di sorveglianza, l’affidamento ai servizi sociali. Dai suoi racconti nasce il disco “Malasorte”, che vede la collaborazione e la partecipazione di Enzo Gragnaniello, Ciccio Merolla, Franco Del Prete. (c.l.)

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